Flysurf lesson N°2
(Ottobre '99)

Con la fine dell'estate anche l'anticiclone delle Azzorre se ne torna a casa insieme ai suoi bagagli di bonacce e cippette estive... adesso tocca a voi! Avete o non avete richiesto via internet consigli e trucchi per avvicinarsi, senza troppo tribolare, al kitesurf?! Bene, il team di Wind News è a vostra disposizione... beh, a dire il vero, i nostri approcci con il mezzo in questione non sono stati troppo soddisfacienti, però mai dire mai! Invece di raccontarvi quella dell'uva del tipo: "... eh si ragazzi con il kite siamo dei veri capi... è già diversi mesi che andiamo in acqua... salti? belin se salto... i pasti..." e altre amenità del genere, abbiamo pensato bene di contattare il nostro amico Stefano Ferrando di Centro Surf Genova (che se continuiamo così, non so ancora per quanto amico), che tra l'altro è anche distributore dei kite AWL, e gli abbiamo chiesto se era disposto a scrivere un articolo didattico su questo sport. Detto, fatto!

Credo che ormai tutti o quasi abbiano visto un kite surf o quanto meno ne abbiano sentito parlare, è quindi giunto il fatidico momento di provare. Incredibilmente questa estate per Genova è stata più ventosa del solito e così ha permesso sia a me che a Lorenzo Bollesan (official kite-man Centro surf) di preparare un mini corso di avvicinamento al kite dalla partenza alla strambata, bolina e via, via, fino ai primi salti. Per quel che riguarda la partenza della vela, vi rimando al numero di luglio dove avevamo già scritto in merito.

La partenza dall'acqua.

Per prima cosa, una volta fatta partire la vela e messa sulla verticale, bisogna allacciarsi il leash della tavola. Arrivati in acqua si tiene sempre con una mano la tavola per infilare più facilmente i piedi nelle straps, dando sempre un occhio alla vela che deve rimanere sempre alta per non fare aumentare troppo lo scarroccio. Con i piedi infilati, ci si sgancia dal trapezio si fa ondeggiare la vela leggermente indietro (circa due o tre metri) e poi la si inclina in maniera decisa verso la direzione della prua, gambe piegate ed in un attimo ci si ritrova in planata sulla tavola. Attenzione adesso! In questo momento la vela sta andando verso il basso e bisogna richiamarla prima che cada in acqua sempre in maniera decisa per evitare che finisca la trazione con conseguente caduta per mancanza di velocità (vi accadrà molte volte all'inizio). Capito il trucco per mantenere costante la trazione il gioco è fatto, solo che prima o poi dovrete tornare indietro e quindi.... strambare.

 

La strambata

Al contrario del windsurf la strambata sul kite risulta essere più facile. Ammettiamo di essere mure a dritta (come nelle foto) la vela va portata molto sulla destra dopodichè si può iniziare a strambare con la tavola, si toglie il piede posteriore dalle straps e si inclina la tavola, contemporaneamente si fa girare il kite a sinistra, cercando di evitare che passi sulla nostra verticale (in questo modo andando in poppa si supera la vela con conseguente caduta), la trazione continua e l'equilibrio risulta molto facile da mantenere. Oltrepassata l'andatura di poppa consiglio di cambiare i piedi nelle straps sul nuovo bordo prima di aver completato la curva perchè dopo la velocità aumenta in maniera piuttosto brusca complicando un pochino l'operazione. Anche per questa manovra occorre un po' di pratica, ma meno del previsto.

Per la bolina e per i salti vi rimando ai prossimi numeri perchè occorre un po' più di spazio per esaurire l'argomento... Per adesso vi saluto e sappiate che Smink che si gira per i vari meeting facendo l'introdotto non ha ancora fatto un metro in piedi con il kite! Buon vento, buon surf, buon kite, buona fortuna (numeri buoni... 9 89 54 67 21 78) se vincete... scrivetemi una cartolina dalle Hawaii.

Testo & rider Stefano Ferrando  - Photo © by Roberto Pala

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