Mal d'Africa
(Aprile '99)

«... qualcuno ha notizie di Francisco? Torna o non torna?!» «...mah... dovrebbe tornare il 25 o 26 di marzo, se ha deciso di tornare veramente...» «... e io cosa ci metto sul numero di aprile? Lo speciale Sud Africa che non c’è...» «... beh, qualcosa te lo posso dare io... ti preparo una bella anteprima Sud Africa, ma aspetta Francisco per il servizio vero e proprio perché ha delle foto da paura... avrà speso 3 miliardi di pellicole ed anche le foto di questa anteprima me le ha fatte lui...»
Questo più o meno il tenore della conversazione avvenuta tra Smink e me durante la nostra trasferta a Hyeres per la world cup. Vi ho preparato quindi una mini anticipazione dell’articolone che Francisco sta preparando. Chi vuol andare in Sud Africa non può perdere i prossimi numeri di Wind News. Allora.. il “Mal d’Africa” è riferito alla malinconia, alla nostalgia verso il continente africano... sono in Italia da due settimane e la “malattia” é in fase acuta! Passare due mesi e mezzo in un paese come il Sud Africa ti riempie di esperienze particolari, nuove amicizie, di differenti modi di affrontare le giornate e quindi, il ritorno in Italia, per quanto mi riguarda, è stata ed è tuttora un trauma! È il mio secondo inverno a Cape Town ed è sempre un’emozione enorme vivere al caldo durante i mesi di dicembre, gennaio e febbraio. E’ sicuramente molto strano passare il Natale al mare, soprattutto se si é in maglietta, pantaloncini e ciabatte! Se in Italia le feste natalizie, per quanto mi riguarda sono da sempre poco sentite, provate ad immaginare Babbo Natale che arriva con le renne a distribuire regali in Sud Africa... impossibile!!!

La maggior parte degli spot sono davvero vastissimi, non delineati né dagli scogli né dal reef, quindi anche nei giorni più affollati, e giuro che sono stati moltissimi, si può surfare con relativa tranquillità, portandosi sopravvento allo spot stesso. Non scendo in particolari perché rovinerei il lavoro accurato che sta preparando Fra, ma é impressionante constatare i miglioramenti fatti durante i due mesi passati in acqua, spesso a discapito della attrezzatura che viene letteralmente “frullata” dalle onde. E’ normale rompere gli alberi, io sono arrivato a quota tre, ma c’è chi mi ha notevolmente battuto spaccandone sei o sette. Molti sono gli aspetti positivi che rendono emozionante una vacanza in Sud Africa: c’è solo un’ora di differenza dall’Italia e quindi non esistono problemi di fuso orario, il clima è perfetto, di giorno si arriva anche fino a 35º ma essendo quasi sempre ventilato non si soffre il caldo. Si può stare tranquillamente in costume, in spiaggia, ma bisogna comunque essere al riparo dalla sabbia finissima che si intrufola ovunque. La sera, finito di windsurfare, è sempre meglio avere con sé una felpa dato che la temperatura scende notevolmente, infatti di notte si dorme benissimo con una coperta. È il posto ideale anche per gli eventuali accompagnatori, mogli e fidanzate che possono girare tranquillamente la città, nei mercatini tipici africani o all’interno di grossi centri commerciali, come il Waterfront e il Tiger Valley, all’interno dei quali è possibile trovare qualsiasi cosa ed incontrare le persone più differenti e particolari.

In poche ore di macchina si può passare dalla civiltà della città alla riserva naturale del Capo di Buona Speranza o, portandosi verso l’interno, presso Stellen Boch, fare il giro dei vini nelle numerose farm presenti, stando attenti però a non tornare troppo ubriachi. Per gli amanti dell’acqua calda, dietro il Capo di Buona Speranza, nella zona di Gordon’s Bay, si può fare il bagno e anche surf da onda con temperature decisamente più accettabili. La notte poi è piena di divertimenti, ogni sera c’è la possibilità di incontrare persone e c’è l’imbarazzo della scelta per quanto riguarda i locali da frequentare, il popolo sudafricano è sicuramente amante della vita notturna e della birra. Quest’anno, è stato particolarmente divertente, oltre che per le favorevolissime condizioni di onde e vento, anche grazie alla compagnia del mio amico Raffaele Cavassutto, proprietario dei bagni Samoa a Spotorno/Noli, nonché assiduo bevitore di birra. Durante la permanenza a Cape Town è nata un’amicizia vera con un gruppo di ragazzi pugliesi tra i quali c’era un simpatico avvocato “bauscia”; si sono dimostrati tutti molto ospitali: Peppino, Antonello, Mario e Massimo windsurfisti per vocazione... Max e Gaetano surfisti per caso, Paolo turista per caso e Rocco donnaiolo per vocazione. Insomma eravamo proprio una grande compagnia, di giorno windsurf e surf da onda a più non posso e di notte, ovunque c’era da fare casino c’eravamo noi!!! Un enorme saluto a tutta la banda pugliese e a Raffaele che mentre scrivo è ancora al caldo e invece quando leggerà l’articolo, sarà tornato anche lui nel “bel paese”. Una cosa è sicuramente vera, quando ci si diverte e si esce in acqua tutti i giorni il tempo vola e in un attimo arriva il momento della partenza, e l’invidia per i miei compagni di viaggio (Raffaele, Antonello e Peppino) che sono rimasti ancora un mese è incalcolabile, comunque sia bisogna anche sapersi accontentare, solo che a me il windsurf non basta mai, .. voglio di più (by Jovanotti).-

Un articolo più completo ed eccitante è in cantiere da parte di Francisco Massa di Surfactivity, che ringrazio moltissimo perché è stato l’unico che si è sbattuto per farmi le foto! Grazie ancora.Fabrizio Amarotto I-71KidLand Shoes, Body Glove,C.N.A.M. Alassio,Bagni Mariella & Albergo Liliana

Testo by: "fa-fa" Amaretto - Photo © Francisco

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