Pensare di scrivere qualcosa sul Sud Africa non è un compito facile,
specie ora che mi trovo a Londra e devo aspettare più di 11 ore un volo che mi porti a
casa dopo quasi 3 mesi di permanenza a Cape Town. Mi viene ancora più difficile specie
pensando ai 5 gradi esterni e alla pioggia, quando poche ore fa ho lasciato sunset con 2
metri di onda e 25 nodi di aria.
Per questo cercherò di mettervi al corrente di ciò che ho imparato in queste ultime
vacanze (l'anno scorso ero stato lì circa 40 giorni) e di potervi agevolare nel caso a
qualcuno venga in mente di venire a surfare da queste parti.
Motivazioni
Chiaramente chi ha intenzione di venire in Sud Africa lo può fare per 2 ragioni.
Il windsurf e la bellezza del paese. Partendo dal presupposto che ci veniate per vento e
onda andiamo ad analizzare un po' di dati.
Periodo
"Cape Doctor" (così si chiama il vento di sud est) inizia a spirare
con una certa regolarità da novembre ad aprile (tarda primavera estate ed autunno) con
punte massime registrabili in gennaio-febbraio, contando perciò che a stagioni invertite
arriverete in Sud Africa in estate piena.
Onda
quasi tutti i giorni si possono trovare onde varianti dal metro ai 4-5 metri. La
vastità dei luoghi e il numero degli spot farà si che voi possiate scegliere le
condizioni a voi più congeniali.
Accomodation
Cape Town è una città popolata da quasi 4,5 milioni di abitanti. Contando che
la maggior parte delle case non supera il piano terra, potete immaginare la vastità del
luogo. Per comodità converrà cercare qualcosa nella zona di table view - Blowberg -
sunset a seconda di quanto durerà la vostra permanenza. La scelta potrà variare dalla
guest house alla casa in affitto. La seconda ipotesi è più fattibile se pensate di
passare più di 2-3 settimane. Abbastanza facile trovarne a prezzi modici, a meno che non
vogliate andare in Sud Africa a cavallo di Natale.
Car
I numerosi rent a car vi aspettano nell'attesa di farvi la pelle. Come per la
casa chi sta poco tempo non ha molte possibilità, optando per forza per l'affitto. Chi
pensa di stare più di un mese deve assolutamente comprarne una. se questa non si
distrugge dopo il periodo di trattamento del surfista medio (sabbia, sale, gomme sgonfie,
niente controllo olio, acqua e sterrati a gogò con parcheggio a freno a mano) potrà
rivenderla quasi alla stessa cifra. nel caso di affitto i rent a cars applicano 2 tariffe:
la prima completa di assicurazione diaria giornaliera e kilometri free. La seconda (specie
per attirare il cliente) con tariffa base molto bassa più assicurazione, più tot a
chilometri, più percentuale su carta credito, più varie ed eventuali. Contando che dopo
il rugby, il cricket e il calcio, lo sport nazionale è rubare le auto (me ne hanno
"grabbato" ben 2 in una settimana, di fronte a casa) in genere gli auto noleggi,
si premurano gravandovi di una simpatica penale che può variare in base al valore
dell'auto. Pretendete un valido "bloster" se affittate compratene uno se
acquistate. nel caso di tot a kilometro cercate di farne alcuni in modo da non
insospettire i tipi e poi staccate il contakilometri perché in Sud Africa di strada se ne
fa tanta, anche solo per andare in città.
Guida
Si guida al contrario (sistema inglese) ed è più facile abituarsi di quanto si
pensi
Acqua
È fredda e non ci sono storie. In genere manica lunga/gamba lunga o manica
corta/gamba lunga e un buon corpetto sotto vi permetteranno di passare indenne le numerose
frullate che vi attendono.
Soldi
Il rand è la moneta ufficiale circa 290 lire. Potete portarvi le lire e cambiare
in una qualunque banca.
Benzina
A noi viene da piangere facendo il pieno: il costo è 2,28 rand (650 lire) al
litro, fate voi.
Cibo
Il piatto sud africano tipo è la carne che viene consumata in tutti i modi e di
1000 tipi diversi (anche antilope e zebra) cucinata sul braii (il nostro barbeque). dal
momento che il mare qui non manca, il pesce è di prima qualità specie quei simpatici
crostacei rossi con le antenne che fanno tanto figo mangiare in Italia. Qui te li tirano
dietro per poche lire, pardon rand.
Gente
Chi crede di venire qua e trovare solo negri con l'osso al naso e il gonnellino
si sbaglia di grosso. Scendi all'aeroporto e la maggior parte della gente che vedi è
alta, bionda, occhio ceruleo, merito della passata dominazione anglo boera. Soprattutto le
signorine della specie sono molto alte e per la maggior parte "tette munite"
(pare sia un disegno segreto del governo per la evoluzione della specie). Scherzi a parte
una maggioranza nera si accosta ad un numero alto di coloured ed ad una buona percentuale
di bianchi. in genere sono tutti molto più cordiali che da noi, soprattutto mettiamoci in
testa che Cape Town non è Joannesburg. Per cui tutti i famosi e tristi episodi di
violenza urbana o di guerriglia bianco, nero, ricco, povero qui non esistono quasi. I
problemi ci sono come in tutte le grandi città e non è detto che Milano, Roma o Napoli
non siano più violente e pericolose delle città sudafricane. Comunque se te le vai a
cercare, probabilmente riesci anche a trovarle.
Situazione politica in Sud Africa
Sono passati 5 anni dalle prime elezioni democratiche, tenutesi nel 1994 in Sud
Africa, che hanno segnato il trasferimento del potere politico dalla minoranza bianca alla
maggioranza di colore. Nel corso di questa prima legislatura guidata dall'African National
Congress, lo storico partito anti-apartheid di Nelson Mandela, sono molti i traguardi
raggiunti accompagnati però da infinite promesse che non verranno mai mantenute. Nel
nuovo Sud africa si deve far convivere pacificamente quattro razze, una decina di etnie e
undici lingue ufficiali. Ed è questa la sfida principale sostenuta dal nuovo governo:
riconciliare due gruppi divisi e contrapposti
al tempo dell'apartheid, di ex-oppressori ed ex oppressi, in ugual misura necessari al
Paese. Un Sud Africa in mano ai bianchi é etnicamente inaccettabile, mentre sarebbe
altrettanto inaccettabile senza i bianchi che tuttora detengono il potere economico della
nazione. Il Sud Africa non é come gli altri paesi del resto del continente, grazie a quei
5 milioni di discendenti dei bianchi che dal diciassettesimo secolo vi si sono stabiliti,
é una nazione moderna, patria del primo trapianto di cuore al mondo, é una potenza
nucleare, possiede una avanzata rete di infrastrutture, ha una borsa valori di
capitalizzazione pari a quella di Milano, e un prodotto interno lordo superiore a quello
del resto del continente. Il governo, nel periodo successivo alle elezioni di cinque anni
fa, ha presentato un programma di crescita economica, che non prevedeva una forte
redistribuzione della ricchezza o una massiccia nazionalizzazione, che avrebbe scoraggiato
gli investimenti stranieri, e avrebbe rappresentato l'ennesimo caso di fallimento, declino
e sfascio di una nazione africana post- coloniale in mano ad un governo di colore. Una
politica questa che ha favorito l'entrata di grossi capitali stranieri, ma anche lo
sconcerto dell'elettorato nero. Allo stesso tempo, la disoccupazione ad alti livelli e la
mancanza di reali prospettive hanno contribuito alla escalation della criminalità nelle
periferie dei grossi centri urbani, e che il governo ha definito come una delle primarie
emergenze nazionali. Lo stesso Nelson Mandela lo ha ricordato in occasione del suo ultimo
discorso al Parlamento, prima delle elezioni generali di giugno, che consegneranno la
guida della Nazione al suo vice Thabo Mbeki. Il turismo rappresenta il settore trainante
dell'economia del nuovo Sud Africa, da quando il settore minerario é entrato in crisi e
Città del Capo é la meta più ambita, tra le dieci mete turistiche mondiali più
gettonate. Dalla metà del 600, quando i primi coloni olandesi raggiunsero le coste del
Capo, parecchie cose sono cambiate
Turismo a Cape Town
Sicura e tranquilla, questa grande città, di oltre tre milioni di abitanti,
capitale legislativa della Repubblica sudafricana, conserva l'atmosfera e gli scorci
naturali di una città leggendaria a cavallo tra l'oceano Atlantico e quello Indiano. Il
passato coloniale é impresso in numerosi edifici, come il Castello di Buona Speranza, il
bo-kaap, l'antico quartiere degli schiavi di origine malese, o l'ottocentesco Parlamento
costruito all'interno di quelli che un tempo erano i giardini della Compagnia delle Indie
Orientali, e nei quali venivano coltivati frutta e verdura per rifornire le navi di
passaggio. Il presente e il domani sono legati ai numerosi grattacieli della City, e alle
opere di ristrutturazione dei vecchi magazzini del porto, ora trasformati in centri
commerciali, ristoranti e pub con il nome di V&A Waterfront, meta dello shopping e dei
divertimenti sia dei turisti che dei sudafricani. Tra le mete turistiche da non perdere:
il tramonto sulla Table Mountain, la montagna piatta alle spalle della City, la visita
alla riserva e al Capo di Buona Speranza, le zone della coltivazione della vite presso
Stellenbosh e Paarl e per noi windsurfisti le innumerevoli spiagge bianche battute dai
venti e dalle onde dell'oceano.
Mance
Lo stipendio medio in Sud Africa è molto basso. Come in America è buona usanza
quando si mangia fuori lasciare una mancia intorno al 10% del conto. La cosa che stupisce
è l'altissimo numero di giovani che lavorano nei locali alla sera, anche per pagarsi gli
studi. Non fate i pidocchi.
Squali
Ce ne sono e non pochi. in maggior parte sono gli inoffensivi baskin (si
riconoscono, per l'andatura lenta la schiena scura e la grossa pinna dorsale con forma
piramidale). Ma esistono anche tutti gli altri; si spera che preferiscano i pesciolini e
le foche a voi e attacchi ai surfisti dalla parte atlantica non ce ne sono mai stati.
Però pensate che false bay (vedi piantina) e una delle 4 oasi mondiali protette (sigh!!!)
per la riproduzione dello squalo bianco. personalmente ne ho incrociati (a distanza di due
metri) quattro di cui uno veloce, grigio, grosso e con la classica pinna alla Spielberg.
Divertimento serale
I Sud Africani amano molto uscire e i locali si sprecano. Mi dicono che di anno
in anno cambiano i luoghi di culto comunque tra table view e la città c'è da stare fuori
tutte le sere fino al giorno.
Tax Refound
È simpatica usanza del governo. Ridarti indietro l'Iva pagata sugli acquisti -
attenzione perciò a conservare tutti gli scontrini. Consegnateli prima del decollo
all'apposito ufficio in aeroporto vi vedrete tornare indietro circa il 14% della spesa.
fate attenzione a segnalare prima del Chek-in se avete un bagaglio più pesante o
ingombrante (mute o tavole) prima che venga imbarcato perché all'ufficio del tax refound
vogliono vedere la merce.
Negozi windsurf
Ce ne sono alcuni e non hanno un grande assortimento. Si passa dall'ordinatissimo
Suntrax (bay side) che mette il codice del computer anche al filetto della vite della
strap. A Guant Ross che con il suo van gira tutte le spiagge, vendendo e affittando
soprattutto attrezzatura Neil Pryde e f2 usata, dell'ultimo anno. I meno esperti mettano
in preventivo la rottura di almeno un albero perciò sarà meglio portarsi da casa dei
doppioni (specie se li comprate da me!!!) Per la distribuzione parziale o totale delle
vostre vele, la North Sail di Parden e Eiland ve le rimetterà a nuovo con un lavoro di
fino e un costo contenuto.
Divertimento alternativo
Se il vento latita per qualche giorno (molte volte accade di planare dalle 5 del
pomeriggio al tramonto) se i numeri del telefono delle previsioni locali vi risponde
picche e il colonnello Bernacca della SABC 3 non vi ha dato speranza, non state fermi a
maledire il tempo saltate in macchina e girate. da vedere ce ne è tanto che 2 vite non
bastano e vale la pena di girare solo per vedere quello che ci circonda. La garde route la
wine round, i parchi le riserve o solo il dormire in qualche farm in campagna renderanno
l'assenza di vento una vacanza nella vacanza.
Spots
Per comodità di numerazione inizieremo da quello più a nord scendendo
fino all'oceano Indiano.
1 - Elands Bay: é il posto più lontano da Table View. Situato a circa 200 km di strada e
circa 1/4 del percorso di sterrato. Lavora quando a Sunset c'è la sparata da 4.0 di
sud/est da almeno 2 giorni: é un vero paradiso, ma solo per i più esperti Le onde si
svolgono,guardando il mare, da una punta di roccia posta a sinistra fino dentro il golfo.
Data la difficoltà, in acqua spazio ce n'è per tutti e chi sa andare proverà l'emozione
di una serie di bottom e aerial infiniti su una delle onde più veloci mai viste. Se
decidete di spostarvi molto è meglio munirsi di un bel pick up meglio se 4x4. Esiste
sotto il pelo dell'acqua un'altra caratteristica straordinaria. Se vi munirete di un
apposito permesso e maschera e pinne potrete prendere tante aragoste che alla fine non
vorrete più vederle per tutta la vita. Pensate che due anni fa a causa della
"Redtids", la marea rossa, un normale fenomeno di proliferazione di una piccola
alga, ne morirono tante che dovette intervenire l'esercito con le ruspe per eliminare le
carcasse ammucchiate dalle onde sulla battigia. Per arrivarci, prendete la N7 in direzione
Pikeberoy e girate sulla R366 in direzione Elands Bay - Lamberts bay; per dormire esiste
un piccolo albergo o tenda e campeggio.
2 - Langebaan: spot slalom per eccellenza situato a circa un'ora di strada da Table View
è un luogo estremamente gradevole specie se muniti di fidanzate: le potrete parcheggiare
comodamente su una spiaggia sabbiosa di una baia abbastanza grande. Ogni tanto questo spot
lavora anche con discrete onde (anche 3-4 bottom molto rilassati). Prendete la R 27 dopo
Melkbosstrand, girate a sinistra direzione Meldriff, al cartello Langebaan, prendete in
direzione club Mikonos.
3 - Yzerfontein: é uno dei favoriti quando a Sunset avete difficoltà a scendere dalla
macchina per il vento, le onde sono veramente belle e lunghe e il paesino ci ricorda che
si può vivere benissimo senza stress lontano dal caos dei centri urbani. È più un posto
da surfare che da saltare. Per arrivarci stessa strada per Langebaan e girate al cartello
Yzerfontein.
4 - Melkbosstrand: Melkboss è una piccola cittadina a dieci minuti da Table View;
l'angolazione del vento con le onde la rendono ottima per salti e surfate. Più facile di
Sunset dà la possibilità di zompare bello alto e leggermente sottovento permette surfate
molto lunghe. Caratteristica principale è che con tutto lo spazio disponibile in Sud
Africa proprio qui sono riusciti a piazzarci una simpatica centrale termo nucleare. Se a
Sunset il vento spara forte é comunque un'ottima palestra. Bellissima per le foto. Per
arrivarci: a 5 minuti da Table View girare per Smel boss direzione Yzerfontier dopo il
centro abitato girare dal distributore Caltex e dopo 50 metri infilarsi in una via con una
casetta bianca con le colonnine dei balconi azzurre. Avanti fino al parcheggio e ci siete.
5 - Hakgat: frange di rado ma quando c'è onda é veramente bello. Qualcuno dice che sono
le migliori onde del Sud Africa. Da tenere presente quando Big Bay e Sunset sono
impraticabili. Ma solo se siete very "able" altrimenti lasciate perdere. Shore
break sulla destra e grosse alghe (kelp) sulla sinistra. Quando pompa é facile usare la
4.0. Per arrivarci: sul rettilineo per Melkboss a tre minuti da Big Bay ci sono 2
parcheggi non segnalati sul lungomare. Al secondo ci siete.
6 - Big Bay: Michelino Zunino lo chiama Pig/Bay perché secondo lui é poco radicale però
un posto così in Italia ce lo sogniamo tutte le notti. È una piccola baia ad un paio di
minuti da Blousberg ed è stata sede più volte di gare. La migliore palestra per saltare
e surfare all'orza di tutto il Sud Africa servita magnificamente da parcheggi alternati a
prati con docce, bagni e persino bar. Questa oasi dei "sudafricani bene"
(perlomeno fino a qualche anno fa) é ottima per chi viene a imparare. Al pomeriggio
quando il vento si arrabbia a Sunset è il primo spot dove migrare. Consigliabile, quando
non c'è vento, per il surf da onda.
7 - Sunset: lo spot! Quando si viene a Cape Town è il primo che si incontra ottimo per
salti e surfate, un classico. Spiaggia lunga e svariati parcheggi sulla Otto Du Plessis.
Girare all'Engeen e tirare diritti. A destra o a manca non ci saranno i problemi. Ai
distributore Engeen, durante la pausa, provate uno dei panini mitici dei Bimbos Burghy,
una vera delizia!
7/8/9/10 - Zona di Cape Point: la zona di Cape Point comprende tutta la penisola del capo
in un'area parecchio vasta baciata per di più da due oceani. Le onde sono tra le più
belle del globo. Le condizioni sono molto varie e per comodità inizieremo da Kommet Jie.
Posto molto "cazzuto". Si esce tra kelp belli grossi alla destra del faro. Di
solito ha bisogno di vento forte e se si va in acqua vuol dire che le onde superano i tre
metri. Si può raggiungere da Cape Town passando dalla panoramica (consigliabile se si
visita per la prima volta) dopo Camps Bay seguire per Mount Bay oppure dalla città
seguire Lamb in direzione Scarborough.
Crayfish Factory: il primo di cinque spot praticamente attaccati l'uno all'altro. Cray
Fish sono le aragoste. Lavora molto bene con il sud/est o quando un cold front (fronte
freddo) è segnalato a Sunset e il sud/est non vuole entrare. Si parcheggia sulla strada e
bisogna scansare per una settantina di metri la montagna fino in strada.
Witsand: in afrikaans, significa spiaggia bianca ed è l'esatto opposto della spiaggia di
Voltri. Stessa direzione della Cray Fish Factory e dopo poche centinaia di metri, ci
siete. Vento rafficato sotto riva e forte al largo. Con il sole l'acqua assume delle
inquietanti colorazioni "collutorio" con una tavolozza di colori tale da
uccidervi dal piacere visivo. Cattivello con onda sopra i tre metri; presenze di delfini,
shark e foche...
Scarborough - Misty Clif - Camel Rock: sempre seguendo la main road provate a uscire alla
spiaggia di Scarborough di fronte al Camel Rock con il sud/est. L'esperienza è unica,
alla sinistra della spiaggia vi trovate praticamente a partire su una punta rocciosa per
poi svolgere i vostro bottom dentro la baia. Probabilmente l'onda più pulita che io abbia
mai visto. Se riuscirete a vincere la paura del primo bottom, praticamente sulle rocce,
saranno surfate indimenticabili.
11 - Zona del Capo: avanti 4 km nella riserva del Capo (area naturale protetta) ecco gli
spot che incontriamo.
Plat boom (in Africano vuol dire albero basso) è considerata l' Hookipa Sud africana
quando soffia da NW. Le onde sono glassy perfette (il vento soffia cross side shore) e
possono arrivare anche a 5-6 metri.
Trasporto attrezzatura
Chi viaggia con parecchia roba (100 kg più o meno) dovrà cercare di salvarsi
dai tentativi di omicidio del budget da parte delle compagnie. Partendo dal presupposto
che non esiste una tariffa windsurf riconosciuta dalla I.A.T.A. (l'ente che riunisce e
controlla tutte le principali compagnie aeree) basta un pochino di fortuna e si passa da
chi non paga mai niente a chi paga troppo. L'unica è richiedere l'unionconpanioned. Si
tratta della forma più economica di trasporto di grossi quantitativi di merce. Le sacche
non viaggiano con voi, ma vanno portate all'aeroporto almeno 3 giorni prima (se le volete
al vostro arrivo) o il giorno stesso (se potete aspettare a destinazione) la differenza in
soldoni è questa. Esempio base: 23 chili di peso + 7 chili omaggio e ogni chilo extra vi
costerà 54.000!!! (dal Sudafrica 25 rand = 7.500 lire). Con la formula
"unionconpanioned" circa 3000 lire al Kg., partendo
ovviamente dal primo chilo. Dal Sud Africa 8,60 o 11,23 rand a seconda del rapporto peso
volume. Se dovete stare tanto e vi portate un po' di roba, con 350.000 circa avete la
sicurezza che la merce non rimane a terra e voi non verrete salassati.
Gli italiani
Il livello medio dei surfisti mondiale è cresciuto notevolmente: si poteva stare
seduti in spiaggia e osservare gente comune e magari non più troppo giovane eseguire
manovre, fino a pochi anni fa appannaggio dei soli pro. Di conseguenza anche il livello
dei nostri è cresciuto in proporzione. Accanto ai sempre validissimi Pacitto, lo
sfortunato Rosati, Nut, alcuni nostri giovani fanno intravedere cose molto buone.
Francesco Ventura: ne avevo sentito parlare in modo enfatico da chi lo aveva visto surfare
e devo dire che avevano ragione. Francesco nasconde in un fisico non propriamente alla
Bjorn, una tecnica e una acquaticità spaventosa. un repertorio completo di tutti (proprio
tutti i salti e surfate) con uno stile pulito, preciso che di rado la porta a sbagliare
una manovra. Soprattutto la cosa che impressiona di più è il fatto di come si infila
nelle sezioni d'onda, sia si tratti di un salto o di un m. 360º nell'onda è sempre nel
punto giusto al momento giusto. Niente da invidiare ad atleti più quotati nel world tour.
Un poco più di esperienza e di allenamento e sicuramente sarà uno dei pochi a potere
passare parecchi turni in world cup.
Daniele Saglietti: from Torino il "malloppo di capelli" come lo chiama Ianetti
era tra quelli che giravano forward più alti. anche lui con pochi anni di esperienza, ma
con tanta voglia e soprattutto con maestri come i pozo boys. (Daniele passa molto del suo
tempo a Gran Canaria dove studia) farà strada. Tranquillo e motivato ha un bel repertorio
mure a dritta e sinistra: bravo.
Andrea Salce: non lo conoscevo, ma la prima volta che l'ho visto in acqua si è subito
fatto notare per i Push loop (quelli veri). Pulito e preciso come solo Bachschuster e
Grone-wood sanno fare si è beccato pure i complimenti di flessner che il loop li sta
ancora imparando (più di 20 punti di sutura in testa). Bravissimo, anche per le belle
surfate front side con il mazzatone di vento, sempre pulito e controllato.
Alex Briscoli: il "regatante gardesano" come lui si definisce mi ha stupito per
la rapidità con cui impara tutte le manovre. basta dirgli «Alex perché non provi
questo?» che lui dopo pochi giorni è già in grado di portarselo a casa, con una buona
media di riuscite. Fidanzato con una bella topolona sud africana, sverna qui qualche mese
durante l'anno riuscendo anche a studiare (si sta per laureare portando come tesi i gruppi
islamici sud africani). Oltre ad avere una media altissima di back loop perfetti e di
altre robine, quest'inverno si è dedicato alle Vulkan. Risultato: la più alta (4.5 metri
e più, vedrete sul prossimo numero) pulita e precisa airjibe del capo e dintorni, 8 su 10
contro 1 su 10 dei campioni di World Cup presenti in spiaggia. Tremate freestyler
gardesani, tremate.
Paolo Iannetti: lo cito anche se non si può definire proprio un esordiente perché quando
il vento è con la V maiuscola e le onde superano i 2 metri è un piacere da vedere. La
velocità superiore, la potenza fisica e un po' di lucida follia trasformano i suoi
skimann in forward ad altezze siderali. D'altronde Paolo è conosciuto nella patria
mondiale dei saltatori come il più alto e incazzato forwardista. La bellezza è quando
infila la tecnica anche nella ricerca dell'aerial dopo un bottom stellare. (Non per niente
è il rappresentante number one del Team Surfactivity).
Harry Wogelzang: qui al Capo lo conoscono come l'olandese volante. Questo non più bimbo
(i prossimi sono 33) italo, olando, gardo partenopeo, vive dall'età di 17 anni in Olanda
dove si è dedicato al windsurf a tempo pieno. Non fa gare ma cerca di surfare più
possibile tutto l'anno, promuovere lo sport presso i giovani, contando sull'aiuto dei suoi
sponsor in Olanda. Per capirne i livelli basta pensare che lo scorso anno rompeva le
tavole alla ricezione dei goiter. Quest'anno ha migliorato: rompe solo i piedi d'albero.
by Francisco & Briscoli - photo © Francisco & Briscoli