Nome: AHD 270 Pro Wave | Lunghezza: 270 cm |
Volume: 92 l | Larghezza: 57 cm |
Peso: 7.2 kg | Vele utilizzate: da 4.0 a 6.2 |
Pinne di serie: wave 24 cm | Scassa: power box |
Prezzo: L.2.610.000 |
La linea wave AHD conta per la stagione 98 di ben 4
tavole: due nuovi modelli, il 259 e il 251 e due conferme dello scorso anno 255 e 270. In
questo periodo, viste anche le nostre condizioni di vento, ci interessava provare un wave
che permettesse di divertirsi tra le onde anche in condizioni di vento veramente leggero,
ma che allo stesso tempo non ci costringesse con il radicalizzarsi delle condizioni a
dover cambiare tavola. Il 270 Pro Wave di cui avevamo sentito parlare un gran ben, faceva al caso nostro. Dotato di un volume di 92 litri e una larghezza massima di 57 cm, questo scafo si è rivelato non soltanto l'ideale per i più pesanti, ma anche in grado di soddisfare un range di surfisti impressionante, da chi si avvicina al wave all'esperto che vuole cimentarsi in gare tipo la King of the lake, da chi pesa 70 chili a chi ne pesa 90! Con uno shape tradizionale non esasperato, ma con delle linee da wave di razza, il 270 viene costruito con la tecnologia MONOCOQUE CARBON KEVLAR SANDWICH, che permette di ottenere tavole molto robuste e di contenere il peso del 270 nei 7.2 chili. Le dotazioni di serie con paddle e straps e pinna power box (22 0 24 cm) sono come é ormai tradizione AED, ottime. |
PROVA IN ACQUA
Ai tempi di "quelli della notte" andava di moda la filosofia dettata da
Catalano, ed a proposito della mia ultima uscita, mi è venuto in mente che: è molto
meglio avere una tavola ed un rig dell'ultima generazione, adatti alle condizioni che
avere del materiale scadente in mezzo alla bufera o alla cippa totale.
Infatti, a fine febbraio, dopo settimane di astinenza marina forzata, la voglia era alle
stelle ed è bastato un po' di levante per farci ritrovare, senza appuntamento, davanti
allo spot di Fornaci beach pronti ad uscire.
Sminkio aveva da fare dei test ed era già fuori in acqua... quando mi ha visto é venuto
a riva e mi ha detto: "... ehilà Cinghialino, non sei scomparso come dicevano... ti
lascio la mia roba, tanto io devo provare altro materiale, se non riesci a divertirti
nemmeno con questa tavola che sembra costruita per te, puoi veramente dedicarti ai tornei
di biglie ... ".
Potevo non approfittare della situazione per non usare la mia vetusta attrezzatura? Mi
sono così trovato ad usare un AHD 270 Wave bello nuovo, abbinato ad una North Convertigo
5.7. Come dicevo prima è meglio avere l'attrezzatura giusta e, fortuna ha voluto, che io
l'avessi.
Il vento da levante da noi arriva solitamente con poca potenza, ma alza onde di una certa
consistenza quindi l'AHD 270 con il suo volume generoso ed i suoi spigoli arrotondati mi
hanno permesso di sfruttare al meglio le condizioni on-shore del nostro spot. La tavola
risponde dolcemente alle sollecitazioni dei piedi che stanno comodi e sicuri nelle ottime
straps di serie.
Le surfate non mi riuscivano all'inizio radicalissime (ma forse dipende dal surfer). La
disposizione dei volumi si richiama di più ad una tavola tradizionale che non ad un wave
radicale delle ultime generazioni, ma ciò rende lo scafo più facile soprattutto in
strambata, adatto a tutti e dedicato ai surfer pesanti che vogliono destreggiarsi tra le
onde senza compromessi. La pinna in dotazione alla tavola che ho provato era una 24 wave
in G10 un po' piccola per il mio peso, ma molto funzionale. L'antisdrucciolo non mi ha
dato nessun problema. Alla prova light wind ed ondoni, il 270 ha risposto alla grande e
quindi ho deciso di portarmelo a Noli alla prima spazzolata di tramontana per vedere come
si comportava con il ventone. Eolo mi ha aiutato si e no, perché ha sparato vento forte
solo una domenica mattina ed é durato molto poco.
Sono comunque riuscito ad uscire con la 4.7 e a provare per una buona mezz'ora, il mio
fido 270. Sarò io che non peso pochissimo, circa 80 Kg, sarà che la vela era giusta, ma
la tavola mi è sembrata controllabilissima e bella manovriera anche in queste condizioni
di vento e ciop.
CONCLUSIONI
Era da parecchio tempo che un'uscita in surf, non mi dava tanta soddisfazione e divertimento e un grazie lo devo certamente a questo AHD 270 che si è guadagnato la pole position tra le tavole che dovranno sostituire il mio mitico 265 wave-slalom ormai pensionabile o meglio rottamabile in attesa che lo stato dia gli incentivi anche per i windsurf.