Surfviaggi: Sri Lanka
(Aprile '99)

La mia indecisione era: Honduras o Sri Lanka? Dopo i disastri avvenuti in Honduras, l'unica meta è rimasta Sri Lanka. Dopo aver fatto bagagli e imbottito la tavola per bene il 12 febbraio io e Manuela siamo così partiti per questo nuovo surf trip. Dopo 10 ore di volo, eccoci quindi a Colombo. Arrivo alle 4 di notte e appena fuori dall'aeroporto, il solito assalto dei taxisti! Dopo aver contrattato con uno di questi il prezzo, siamo saltati su un furgone e per 50 dollari dopo un viaggio allucinante, tutto sulla sinistra, con sorpassi tipo roulette russa, eccoci a Hikkadua!!!

Questo viaggio da incubo è durato "soltanto" tre ore e mezza! Hikkadua si trova nella parte sud-ovest dello Sri Lanka a 100 km da Colombo, ed è la stazione balneare più frequentata. Nonostante questo, l'atmosfera è tranquilla, e di turisti... e surfisti ce n'è ben pochi! Per l'alloggio si parte da 100 rupie per le sistemazioni più economiche fino ad arrivare anche a 70/80 dollari per gli hotel più esclusivi (a dir il vero, in tutto il paese ce ne sono due e sono gli unici edifici a più di 2 piani). Nel periodo della nostra permanenza per mangiare nei ristorantini tipici, la spesa è di 200 rupie (una rupia = 25 lire), ma se si vuole esagerare e mangiare aragosta o granchio, la spesa può salire anche a piè di 300 rupie!!! Nei 22 giorni di permanenza a Hikkadua abbiamo surfato per ben 19 giorni, sia al mattino presto che nel tardo pomeriggio fino al tramonto. Le onde sono facili e non troppo grandi e cattive, al massimo raggiungono i 2 metri.

Questa situazione ha fatto si, che mi trovassi veramente bene anche con il mio fish 6'2". Ho preso onde veramente belle, surfando tutti i giorni più o meno 5 ore, contornato da tartarughe e pesci dai colori stupendi... probabilmente innocui anche se alcune volte tanto grossi da farti tirare su i piedi sulla tavola!

Il vero unico problema, oltre il sole che ti cuoce, è il fondale di corallo, che anche se dicono che è morto, vi assicuro che taglia come se fosse vivo e vegeto ed anche inkazzato! Le ferite da corallo sono dure a rimarginarsi, quindi sarebbe meglio portarsi un paio di calzari, ed una lycra per proteggersi dal sole soprattutto nei primi giorni .. io non avevo né lycra né calzari, ma sono sopravvissuto lo stesso! Per quanto riguarda gli spot ad Hikkadua ce ne sono 3. Uno è riservato solo ai locali mentre gli altri due sono accessibili a tutti. Uno di questi offre onde più "spesse" rispetto all'altro, ma anche i locali sono un po' più "spessi"...Qui la precedenza è di chi se la prende, solo che se uno straniero ruba l'onda... sono kazzi aciduli.... nel periodo che sono stato lì, per una precedenza hanno accoltellato un australiano. Qui la legge del localismo, che può piacere o non piacere, può essere sinonimo di ignoranza o no, cammina pari al surf perché i locali si difendono dall'invasione di surfisti di tutto il mondo, molti dei quali si rivelano poi dei veri nerds non rispettando nessuna regola. E' quindi inutile fare tante parole, indignarsi e parlare a vanvera: in tutto il mondo, se lo spot non è il tuo, devi stare all'occhio... per quanto riguarda lo Sri Lanka c'è da sottolineare che i locali sono decisamente più rissosi e incazzuti, forse perché non hanno una donna neanche a pagarla... al proposito ricorda che la tua donna rispetto alle donne del posto è sempre la più bella.

Se decidi di sfogarti di sera fatti servire una bottiglia di Arrak, il loro liquore che ti spacca!! E se vuoi esagerare trovi anche tutto il resto!!!

Road Book
Valuta: rupia (1 rupia = 25 lire)
Viaggio: AirLanka (Milano-Roma-Colombo) 200.000+1.200.000
Taxi: 50 dollari per il tratto Colombo - Hikkadua
Alloggio: matrimoniale con bagno and ventilatore dalle 300 alle 800 rupie
Mangiare: ristoranti dalle 200 alle 700 rupie.
Spots: 3 con reef di corallo
Locals: non svegliate il can che dorme
Servizi: c'è un dottore, 3 banche ed un ufficio postale

by Zio Claudio - photo © Zio Claudio - Fanatic

Wind News Surf Magazine