Surfviaggi: Dahab, Sinai...
(Febbraio '99)

Già lo scorso anno avevamo previsto una escursione invernale in Egitto, poi il tutto era stato abortito per la situazione poco simpatica che si era creata a Luxor. Di conseguenza abbiamo pensato di riprovare quest'anno... e la cosa ci è piaciuta molto. Partiamo da Malpensa con una temperatura da brividi - 6º gradi... ma siamo oltremodo speranzosi i 23º gradi di giorno, che ci vengono confermati dai vari siti Internet di dive club presente nel Sinai. Arriviamo in ritardo di un'ora circa a bordo di un A300 della solita Egypt Air, l'aeroporto di Sharm El Shleick ci accoglie all'atterraggio con una temperatura di 20º gradi (sono le 23,30)... un urlo di gioia riempie l'aereo, in effetti ci aspettavamo tutti una temperatura più bassa visto l'orario. Arriviamo all'albergo a notte inoltrata, visto che il trasferimento fino a Dahab dura un'ora e mezza stipati sul pulmino che fatica a passare in mezzo ai canaloni che caratterizzano il paesaggio; purtroppo l'orario non ci permette di capire dove siamo capitati, sono illuminati solo i saloni dell'albergo... e non c'è vento. Andiamo a letto aspettando con ansia la giornata di domani. L'accoglienza del primo giorno non è sicuramente delle migliori, infatti ci svegliamo sotto una coltre di nubi sicuramente poco usuale per il paesaggio egiziano, la temperatura di una ventina di gradi non basta a riscaldarci quanto avevamo sperato, inoltre non c'è un alito di vento. Il posto è sicuramente bello, una enorme baia con spiagge sabbiose, con alle spalle delle montagne di roccia, l'acqua che passa dal turchese di blu intenso, il tutto rende il paesaggio molto caratteristico. Fortunatamente la situazione nei giorni seguenti torna ad essere quella abituale per l'Egitto, infatti inizia una escalation che ci permetterà di uscire partendo con una 6,0 e tavole freeride/freestyle, fino al 31/12, giorno di S. Silvestro che viene celebrato nel migliore dei modi. Già la sera precedente i segni premonitori erano nell'aria, cielo terso, stellata spettacolare, aria tesa che viene dalla giusta direzione. Ci svegliamo presto con un sole stupendo, il mare è già tutto segnato di stupende "ochette" bianche, che fanno presagire una giornata di quelle mitiche. Il vento che solitamente la mattina arriva obliquo da terra, è già orientato al traverso, armo una 4,6 e prendo il wave grosso... dopo un'ora circa rinforza, esco e cambio attrezzatura, Nalu 3,75, Mistral Wave 253... è l'accoppiata perfetta. Surfo praticamente fino al tramonto, infatti il centro surf che solitamente chiude alle 16,00, resta aperto eccezionalmente fino alle 17,00, in quanto nessuno vuole smettere. In Egitto il tramonto arriva presto, ma nonostante ormai le ombre si siano già allungate a dismisura e la luna faccia già capolino dalla parte opposta, non vogliamo proprio abbandonare tavole e vele ed anche Jurgen ci richiama a malincuore. Il giorno successivo, nonostante il cenone e relativo veglione, siamo nuovamente tutti in spiaggia prestissimo, sperando di trovare un'altra giornata in stato di grazia. Troviamo delle ottime condizioni, ma sicuramente non come quelle di ieri. In ogni caso una bella uscita il primo giorno dell'anno con 5,0 e tavola wave, con acqua a 22º gradi e temperatura ambiente di 30º gradi, è sicuramente di buon auspicio. Il 2 gennaio, il vento resta modesto, ma ci permette di uscire la mattina con vele da 6,0 e Flow 266. La direzione resta praticamente da terra e ci permette di bordeggiare per tutta la laguna, fino al limite della barriera corallina, dove riesco a vedere tra i vari branchi di pesci volanti (sempre presenti in abbondanza), una gigantesca tartaruga di mare che nuota indisturbata che non appena mi avvicino in planata si immerge. La direzione del vento mi permette di risalire ed andare a spararmi un po' di speed nell'acqua piatta e turchese della "laguna". Non mi piace particolarmente l'acqua piatta, ma una surfata in queste condizioni merita sicuramente, ci si rende conto infatti del significato del colore della pietra "acqua marina", bordeggiando in mezzo a reef semiaffioranti, strambando intorno a blocchi di corallo sommersi, e soffermandosi ogni tanto ad ammirare la bellezza di questo mare incontaminato. L'ultimo giorno di vacanza in Egitto, probabilmente Eolo (o qualche divinità del vento egizia) ritiene opportuno farci riposare, perciò solo una brezza leggera e tanto sole... la temperatura sfiora i 35º gradi... niente di meglio che un bagno ed un po' di snorkeling.

Condizioni e attrezzatura
Facendo il riassunto di quanto abbiamo usato in questi giorni, ci vorrebbe di tutto, ma in effetti le condizioni di vento per questo periodo sono solitamente da freeride/slalom: vele dalla 5,0 alla 6,5, con tavole attorno ai 90/95 It. (per un surfero medio di 70/75 Kg... pranzi natalizi permettendo). Le giornate come quelle che abbiamo trovato il 31, ovvero da 3,7 e tavoletta, sono piuttosto rare, anche se come dimostrato, possono sempre capitare. Abbiamo noleggiato l'attrezzatura presso il Centro Mistral di Jurgen Stumpf, molto ben attrezzato, con tavole Mistral 1998 (poche) e 1999 (la maggioranza), comprese tavole Naish/Mistral nuovissime e vele Naish. Le condizioni dell'attrezzatura sono veramente ottime, con tavole molto curate e vele armate alla perfezione, inoltre una cosa che è risultata particolarmente gradita ed intelligente, è il fatto di avere in dotazione due boma, uno race ed uno wave, già attrezzati di cimette regolabili, da armare sulle vele, già montate sui relativi alberi. Questa soluzione permette di avere sempre le cimette regolate alla perfezione sia come lunghezza che come trim. Abbiamo potuto provare le vele della gamma Naish 1999, Noa, Koa, Nalu, Hokua e le nuove tavole Mistral/Naish, Flow, Score, Freeride e Wave Naish, senza limitazioni. Il centro è dotato di gommone di recupero, mette a disposizione l'assicurazione per chi ritiene opportuno stipularla, ed inoltre Jurgen durante le giornate migliori, effettua delle riprese con telecamera da vedersi insieme durante l'Happy Hour alle 16,00. L'unico appunto, come sempre in questi centri, è la carenza di tavolette da sfruttare nei giorni tosti... Nella laguna ci sono altri centri surf, F2, Fanatic ed un altro Mistral sempre gestito da Jurgen, presso l'hotel Hilton di nuovissima inaugurazione (2 settimane).

Lo spot
È tipicamente da Mar Rosso, quindi acqua piatta all'inizio, ciop con delle rampe interessanti e più al largo onde fino a due metri, a "panettone", ottime da surfare in strambata, o scendere in piena velocità al rientro. Durante le giornate in cui il vento soffia deciso, la zona di ciop, presenta delle rampe che si possono agevolmente saltare sia mure a destra che a sinistra. Dentro la laguna c'è una ampia zona di acqua piatta dove gli amanti dello speed si possono sbizzarrire. A mezz'ora di macchina c'è poi uno spot wave, dove però non siamo riusciti ad andare per diversi motivi e che quindi resta per noi ancora da scoprire.

Sistemazione e clima
Anche per questa vacanza come di consuetudine, ci siamo appoggiati alla Sun & Fun e come sempre Annelise non ha sbagliato il colpo. Abbiamo alloggiato all'hotel Helnan, struttura di tre anni, che però come tutte le cose in Egitto, sembra già più vecchia, colpa come al solito della "eccessiva manutenzione" di stampo locale. In ogni caso l'albergo molto grande ha una bella spiaggia, con tante camere spaziose vista mare ed è costruito leggermente distaccato da Dahab centro, ai piedi delle montagne del Sinai, che rendono il paesaggio veramente suggestivo, con dei tramonti spettacolari. L'albergo è attrezzato con tennis, piscina, squash acqua center e centro diving per gli appassionati delle immersioni. In spiaggia c'è un comodo bar attrezzato per preparare spuntini durante tutto l'arco della giornata. Si mangia discretamente, con il solito buffet tipico di questi alberghi, bevendo la tipica birra "Stella" egiziana. Personalmente sconsiglio il vino locale... abbiamo testato una bottiglia in compagnia la sera di capodanno, con risultati catastrofici per i nostri ben abituati palati italiani. Lo Sun & Fun propone poi altri Hotel più vicini al centro di Dahab, anche questi di buon livello, che hanno delle ottime spiagge, ma dove si esce praticamente con vento da terra ed è più scomodo rientrare e spesso il vento è rafficato. Il clima è sicuramente la nota più dolce, venendo dall'Italia in questo periodo: siamo partiti dall'aeroporto di Malpensa con una temperatura di -3º gradi... all'arrivo a mezzanotte, come ho già detto, c'erano 20º gradi. Durante il giorno la temperatura può raggiungere tranquillamente i 30º gradi, che unita alla temperatura dell'acqua di circa 20/22º gradi, permette di fare il bagno o snorkeling come se fosse estate, semplicemente in costume. Se poi la giornata è ventosa, per chi fa surf è consigliata una shorty, oppure gamba lunga e manica corta, ed una canotta in neoprene per chi vuole fare il bagno. Per la gioia delle mogli dei surfisti, il clima permette una abbronzatura estiva.

Amenità
Se proprio tutto questo non vi basta, ma volete dare un tocco di esotismo alla vostra vacanza, potete prenotare una gita al monastero di S. Caterina, abbinata al tramonto sulle montagne del Sinai... da tutti definito spettacolare, a me bastava il tramonto di Dahab dopo una giornata di windsurf. I vari centri diving organizzano poi gite in barca per visitare i vari reef, molto spettacolari come sempre in Mar Rosso. La sera prendendo un taxi trattando in anticipo i prezzi alla maniera egiziana, si può fare un giro in "centro" a Dahab. C'è ben poco, i soliti negozi di souvenir, con i soliti egiziani invadenti e rompiscatole, che vi vogliono trascinare a forza in ogni piccolo bazar, con una serie di locali tra i quali alcuni carini, dove sedersi a fumare la shisha o bere birra. In alternativa, camminando lungo la spiaggia si raggiunge il lungomare dove ci sono i vari Hotel, e ci si può sedere in uno dei diversi bar, godendo il suono delle onde e del mare, mentre si chiacchiera con surfisti di tutte le nazionalità che vengono qui a svernare per le vacanze natalizie. In effetti abbiamo conosciuto parecchi surfisti italiani e stranieri, che approfittando dell'ottimo clima, si godono una o due settimane di windsurf. Per chiudere non saprei cosa altro aggiungere, se non che ho passato una ottima vacanza, a poche ore di aereo da Milano, incontrando condizioni che posso solamente sognare durante le mie uscite invernali.

by Valter Biolchi

Wind News Surf Magazine