Surfviaggi: Guadalupa
(Marzo '99)

Alcuni anni fa il nostro amico Bembella surfista e windsurfista pietrese, che ogni tanto appare, al ritorno di un viaggio in Guadalupa ci invio alcune fotografie di surf del posto.All'epoca rimasi colpito dalla bellezza di quelle onde, ma ancor di più dal fatto che non avevo la più pallida idea di dove trovare quell'isola lontana nel planisfero geografico mondiale appeso in camera sul quale almeno una volta al giorno mi soffermavo fantasticando surf-trip di mesi interi alla ricerca dell'onda perfetta. l'estate passata poi a Hossegor diedi un passaggio ad un giovane autostoppista che si rivel" un abitante della Guadalupa. Durante il breve tragitto ebbi modo di chiedere alcune informazioni sul surf nell'isola e l'idea di un surf trip, nei mesi invernali, proprio lì inizi" ad aleggiare nella mia testa. L'idea si tramut" in decisione quando, una settimana dopo il mio ritorno in Italia, ritrovai il bravo Bembella proprio nel nostro spot in una giornata di onde minuscole e superaffollamento in acqua.Lasciammo liti e precedenze agli altri e lo bombardai letteralmente di domande sulla Guadalupa: onde, local, periodo migliore, clima, temperatura dell'acqua, Reef, Surf Shop, Squali, zanzare e via dicendo. Le risposte furono quanto di meglio mi aspettavo e così per me, quel giorno, inizi" il viaggio, almeno mentale, in Guadalupa.

Point de la Grand Vigie

Notizie generali
La Guadalupa, una delle tante isole dell'Arcipelago delle piccole Antille, nel mar dei Caraibi, fu scoperta nel 1493 da un nostro illustre conterraneo Cristoforo Colombo e colonizzata più tardi da inglesi, olandesi e francesi, dopo un secolo di lotte coloniali finì definitivamente sotto il controllo francese a metà del 1700 rappresentando oggi il dipartimento francese delle Indie dell'ovest. L'arcipelago della Guadalupa è a sua volta composto da sette isole fra cui le due maggiori sono la grande terre e la basse terre separate da un canale naturale navigabile chiamato il fiume salato largo all'incirca 100-200 metri e completamente diverse l'una dall'altra. La Grande Terre di forma abbastanza triangolare quasi totalmente pianeggiante, è caratterizzata da immense piantagioni di canna da zucchero e di banane con spiagge di sabbia candida e mare piatto fino alla barriera corallina, ora distante ora vicina alla spiaggia. La Basse Terre si presenta invece montagnosa e ricoperta da una vegetazione tipicamente equatoriale il tutto alle pendici del vulcano della Soufriere alla rispettabile quota di 1467 m. centro del parco nazionale della Guadalupa (settimo parco nazionale francese) dove più di 300 km. di sentieri permettono di scoprire cascate, sorgenti, acque solforose, crateri. La popolazione (circa 420.000 abitanti) è composta in maggioranza da creoli tipica popolazione di pelle scura originaria degli indiani del sud America dai tratti somatici caraibici e da una minoranza di francesi europei stabilitasi qui nell'arco delle generazioni. A differenza di altre isole caraibiche vedi Santo Domingo, Haiti, Jamaica, Puerto Rico, in Guadalupa la vita è abbastanza tranquilla e sicura e la popolazione risulta estremamente rilassata, simpatica e disponibile, eccezioni a parte, anche se è consigliabile tenere gli occhi sempre aperti e soprattutto di sera preferibilmente non frequentare posti a rischio.

Basse Terre: alle pendici del vulcano
La Soufriere, le cascate "Du Cabet"
Alleè Dumanoir a Capesterre Belle-eau

Il clima
Situata a metì strada fra Tropico del Cancro ed Equatore la Guadalupa gode di un clima estivo tutto l'anno. La temperatura dell'aria varia fra i 25°C e i 30°C mentre quella dell'acqua intorno ai 27°C. Due le stagioni climatiche: quella secca da dicembre a maggio e quella umida da giugno a novembre durante la quale le precipitazioni sono più consistenti e dove a volte fa capolino qualche uragano.

Point d'Antigues: l'estrema punta a nord della baia di Port Louis Tom Fragger, late take-off a Port Louis

Surf Surf Surf
Dopo le presentazioni di rito passiamo ora al vero motivo del nostro viaggio: il surf. In Guadalupa il surf è sicuramente uno sport ancora giovane ma in grande ascesa.La maggior parte dei local sono di origine francese di pelle bianca ma come ci ha spiegato Jean Wilfrid segretario del comitato Guadalupiano di surf anche i giovani creoli, negli ultimi tempi, hanno iniziato ad apprezzare il mare come elemento di divertimento soprattutto con il bodyboard. Sicuramente la zona più interessante per quanto riguarda numero di spot e condizioni delle onde è la Grande Terre dove la costa rivolta a nord ovest sull'oceano atlantico riceve le migliori mareggiate."Le Moule" è la principale cittadina di questa zona ed è anche la zona più ricca di spot. E' qui che si svolgono le principali competizioni tanto che di fronte allo spot principale, a nord del paese, è stata costruita un'autentica tribuna in muratura che pu" accogliere centinaia di persone. E qui c'è anche la sede della Kalina Surfboard di Michel e Marie-Neige Vacheron due persone estremamente disponibili che tanto stanno dando allo sviluppo del surf in Guadalupa e dove si possono trovare tavole nuove, usate in affitto e accessori (tel. 0590 238137). Bisogna ricordare che tutti gli spot sono sulla barriera corallina e nella maggior parte dell'isola molto distanti da riva (a volte 400-500 m) per cui l'avvicinamento alla line up va fatto senza troppa foga per non arrivare nel punto in cui iniziano gli schiumoni, e di conseguenza le ochette, troppo stanchi e essere sputati sul reef.

In tutti gli spot esistono dei canali in cui l'acqua è abbastanza profonda per poter uscire ma vi consigliamo di studiare la situazione da riva, quando è possibile, o di chiedere qualche informazioni. Sulle correnti e su eventuali pericoli ai local. A proposito di localismo in Guadalupa è del tutto assente sia per la cordialità della maggior parte dei praticanti sia per l'effettiva scarsa densitì di surfisti in rapporto al numero di spot anche se il rispetto in acqua è sempre benvenuto. In effetti più di una volta mi sono trovato in mezzo al mare, da solo distantissimo da riva, con ottime onde per tutto il giorno e, per la verità non del tutto tranquillo sperando invano che prima o poi qualcuno venisse a tenermi compagnia.

Leroy a Port Louis

Solo durante il week end si può raggiungere un livello di affollamento degno di nota ma solo negli spot più conosciuti e comunque, per quanto abbiamo potuto constatare, l'ambiente è sempre rimasto sereno e tranquillo. Quasi dimenticavo la nostra spedizione era formata da me medesimo Mirco meglio conosciuto come Leroy Spaccaqualsiasicosaglicapitisottomano (anche se ultimamente sono molto migliorato e approfitto dello spazio per un appello alla variazione del mio soprannome di battaglia che mi renda più giustizia) e dall'inseparabile Mirna, fidanzata - bodyboarder - snowboarder - fotografa.

Port Louis: Mirna fa conoscenza con il reef

Come dicevamo la zona da Le Moule a Point des Chateaux è la più ricca di spot anche se spesso specie in inverno gli alisei che soffiano quasi tutto il giorno da est nord-est rovinano le onde e per surfare bisogna girare intorno all'isola e cercare uno spot esposto in modo che il vento arrivi off-shore. A questo proposito va detto che il periodo migliore per le onde va da ottobre a inizio dicembre e da febbraio ad aprile. La costa sud della grande terre da Point a Pitre a Point de Chateuaux è piena di spot interessanti a volte deserti e lavora bene in condizioni di mareggiata da est e vento da nord-est quando le Molue è impraticabile. Le località più surfate partendo da ovest verso est sono "Petit Havre" un'ottima sinistra abbastanza affollata da bodyboarder provenienti dalla vicina Point a Pitre, "St. Anne" dove due break rompono proprio di fronte alla spiaggia del Club Med. Fra St.Anne e St. Francois si può surfare alla baia de "Gros Sable" e ad "Anse a la barque". Tutti e due abbastanza difficili da trovare (vi consigliamo di chiedere informazioni sul posto) il primo è il posto che le scuole di surf utilizzano per i corsi per principianti ma nei giorni giusti srotola ottime sinistre e destre su fondale misto sabbia roccia, il secondo poco frequentato è una delle poche destre che abbiamo surfato. A St. Francois poi in uno spot che non ci era stato segnalato davanti a "la plage des raisins clairs" abbiamo surfato soli le più piccole e ma più potenti onde che abbiamo mai provato su un fondale minaccioso di 20-30 cm. di acqua.

Anse Bertrand: l'incantevole "plage de la Chapelle" Frederick Adam

Ancora in un'ansa prima di point de Chateaux a sud ci è stato segnalato uno spot, non semplice da raggiungere, che con mareggiata grossa sempre da est forma una sinistra eccezionale riparata dal vento. Sulla costa a Nord ovest della grande terre si trovano altri due spot il primo è "Anse Bertrand" spot che lavora con mareggiata da nord nord-est ma spesso con vento side-shore il secondo è Port Louis sicuramente lo spot migliore dell'isola.Lo spot si estende per circa 2 km. all'interno dell'omonima baia sempre con vento off-shore e più si entra nella baia più le onde sono piccole e regolari.

Dunque, quando negli ultimi giorni di nostra permanenza, la grande mareggiata è arrivata, mentre a Point D'Antigues (inizio baia) si abbattevano mostri di 4 metri e Frederick Adam, per gli amici Fredò, dava spettacolo prima con un gun 8.4 e dopo averlo spezzato in due con un 9 piedi, 2 Km più a sud noi surfavamo stupende destre e sinistre sempre vento off-shore di 1-1.5 m con una tavola 6.2.

Frederick Adam in azione a Point d'Antigues

Qui, più che mai, è incredibile, quando sole è alto, il colore turchese che l'acqua assume a cui le foto purtroppo non rendono giustizia, aprendo gli occhi durante una duck dive (ochetta sotto la schiuma, ignoranti!) si possono contare i pesci che vi nuotano sotto e ammirare le formazioni coralline che vi attendono in caso di wipe out (caduta assassina, ignoranti). Nella baia che si forma fra la costa ovest della Grande Terre e la costa nord della Basse Terre denominata "Grand cul de sac marin" una decina di km al largo c'è "L'ile de Carret" un'isola dalla quale parte uno dei migliori reef di tutta la Guadalupa che si estende per parecchi km in mare aperto. Affittando una barca a St. Rose si può provare l'ebrezza di surfare in mezzo al mare sinistre e destre stupefacenti senza neanche intravvedere la costa. Purtroppo il giorno che abbiamo provato ad andarci noi c'era vento on shore e pioggia e quindi niente foto. Nelle basse terre gli unici spot si trovano a Bananier a sud (unico spot di sabbia) terreno privato dei bodyboarder e nella baia di "Deshaies" sul mar dei Caraibi più a nord che lavora solo con grandi mareggiate.

Windsurf
La Guadalupa è un'isola che si presta ottimamente anche al windsurf con gli alisei che da dicembre a febbraio soffiano con costanza. La vela che abbiamo visto più usare dai local è stata la 5 metri. Qui si ha la possibilità di scaldarsi nell'acqua piatta prima del reef e a scelta cimentarsi nel wave riding nelle onde poco distanti (occhio uscendo alla profondità del fondale se non volete lasciarci la vostra bella pinnetta). Le Moule davanti alla Rue degli alisei ha un ottimo spot con un canale sicuro per passare il reef ma anche St.Anne, al Club Med, St. Francois con il suo centro UCPA di rimessaggio affitto e scuola, e Port Luis sono spot dove abbiamo visto fare dei gran numeri sulle onde grandi e piccole. Per chiudere il capitolo surf e windsurf ricordiamo che per tutto l'anno si può surfare comodamente con gli short e a scelta una licra per proteggersi durante le prime esposizioni dal sole che a queste latitudini non perdona (vero Mirna?). Sono consigliati i calzari ma non sono indispensabili, noi li abbiamo utilizzati solo per la prima uscita per prendere un po' di confidenza con il fondale. Il reef è sempre il reef ma non abbiamo mai avuto problemi perchè di acqua ce n'è sempre molta tranne quando le onde sono troppo piccole o nell'insidie dove consigliamo di sfoderare le ultime manovre solo se si è veramente sicuri di non cadere su qualche roccia affiorante. Surf shop ne abbiamo visti due: a Le Moule e uno vicino ad un centro commerciale sulla statale St. Anne Point a Pitre chiamato "Mister Good Surf".

Le Moule: di fronte alla Rue des Alisee si plana con lo slalom

Informazioni utili
Per quanto riguarda i voli Parigi è collegata quotidianamente con più voli alla capitale Guadalupiana Point a Pitre con un costo che varia tra le 900.000 con partenza da Nizza e il 1.200.000 - 1.400.000 da Milano a seconda della stagione (occhio al trasporto tavole che in alta stagione può giocarvi brutti scherzi sulla tariffa). All'aeroporto di Point a Pitre si possono noleggiare auto di tutti i tipi partendo da 200 franchi al giorno circa mentre sull'isola il miglior prezzo trovato è di circa 150 franchi. Per dormire e mangiare ce n'è per tutti i gusti. Un Bungalow vicino alla spiaggia per una settimana può costare da 2.500 franchi in su mentre per gli alberghi i prezzi sono nettamente più alti Secondo noi il migliore a Le Moulé è il cottage Hotel (tel. 0590 237838). Un simpaticissimo surfista francese nato in Corsica e trasferitosi in Guadalupa con tutta la famiglia fra tutte le altre cose affitta quattro stanze della sua villa a 200 metri dal mare con bagno e cucina in comune al modico prezzo di 1050 franchi a settimana e, solo per i lettori di Windnews, a 2.600 franchi al mese (provare per credere) (tel. 0590 238839 fax 0590 231017 Patrick Bottiglia). Per mangiare si può optare per ristorantini tipici partendo da 50-70 franchi a testa a salire oppure, se si vive in residence, decidere di cucinarsi un bel trancio di pesce spada appena pescato (50 franchi al kilo) o per chi ci riesce mettere in pentola un'aragosta (100 franchi al kilo) ancora viva (noi non ce l'abbiamo fatta). Assolutamente da non perdere gli ananas del posto lunghi e stretti e i sorbetti al cocco che alcune signore anziane preparano vicino alle spiagge più affollate armeggiando intorno a grossi macinini da caffè pieni di ghiaccio. In entrambe i casi da leccarsi dita e baffi. per ogni altra informazione su surf e windsurf potete invece contattare i club locali: Ara wak Surf Club Francoise Adam 0590 236068 Karukera Surf Club Wilfrid Jean 0590 820728 Karaib body Club Stephan Jeremy 0590 918587 UCPA 0590 887205 o contattare direttamente l'ufficio del turismo di Guadalupa tel. 0590 894489. Un ringraziamento particolare da parte della redazione all'Air france (tel 06 48791517) all'ufficio turistico della Guadalupa allo staff dell'Ente Turistico Francese in Italia (tel 166 116216) che hanno reso possibile la completa riuscita di questo viaggio. E a Scorpion Bay per l'abbigliamento tecnico e tempo libero.

Ste-Marie: Colombo was here!

Testi by Leroy - Photo © Mirna

Wind News Surf Magazine