Questo è uno dei più difficili, se non il più
difficile dei tricks, muro insormontabile per decine di surfisti, simbiosi tra prontezza
di riflessi, fluidità di movimenti e precisione... E' importante avere una buona vela,
molto fluida e con una tasca d'albero abbastanza larga che garantisca una
"fluttuazione" nell'etere. Esistono varie maniere per eseguirla passando da
sotto, alla Zio bello, partendo tutto all'orza o nella maniera più usata, cioè quella
che sto per mostrarvi. Partenza in planata (non estrema tipo i 40 ruggenti nodi di
velocità alla Iannetti), andatura al lasco, mani larghissime sul boma, e piedi ovviamente
fuori dalle straps. Iniziate ad orzare e contemporaneamente invertite i piedi mostrando le
spalle alla vela. Il piede dietro passa vicino al piede d'albero. Ora con il braccio
dietro spingete la vela sull'acqua cercando di non abbassarla troppo. Se avete fatto tutto
giusto vi ritrovate con il corpo messo sulle nuove mura a spingere la vela che nel
frattempo è risalita per effetto del vento. Finita la rotazione della tavola, poggiate e
ripartite. |
by Francisco KS7