High Jump

Fino a qualche anno fa il "saltone" aveva valore assoluto in termini di capacità surfistiche, ora con l'avvento delle rotazioni "ovunque e quantunque" ha perso un po' del suo fascino. Fortunatamente però c'è gente nuova che inizia a fare windsurf sulle nostre coste e queste schede sono dedicate proprio a loro. Eccovi quindi l'high jump, un salto che se ben eseguito può dare molte soddisfazioni. A volte durante l'esecuzione di qualche manovra con il vento forte avrei voluto togliere qualche centimetro alla mia tavola, ma mai ho avuto uno scafo più giusto del mio 269 per saltare in alto. Per salire in alto con "chop-condition" la "portanza" della tavola è infatti importantissima. L'impostazione della prima fase del salto è analoga a quella del salto in lungo: grande velocità, impatto sul chop, presa larga sul boma, richiamo "esplosivo" delle gambe e via... Sguardo rivolto verso l'alto, vela ben chiusa per salire (qualcuno "pompa" in aria per prendere ancora più altezza). Fly: il momento più bello del salto, per alcuni secondi siete soli in aria! Ora lo sguardo ritorna verso l'acqua, inizia la fase di discesa. L'atterraggio corretto, se il salto è veramente alto, è importantissimo: lascate la vela con la mano di poppa, distendete la gamba di poppa e usando la vela come paracadute rientrate "dolcemente" in acqua.

The most important:

- uscendo, individuate il chop più grosso, poggiate accelerate e andategli contro a palla

- se siete veramente in alto, e istintivamente sentite che qualcosa non funziona, mollate tutto, preparatevi all'impatto con l'acqua e se avete un po' di fiato cercate di non riemergere subito, onde evitare di prendervi la tavola sulla testa

by Paolo Ghione

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