Pio Marasco
(Luglio '98)

WN: Nonostante la fama delle tue pinne in tutto il mondo non tutti ti conoscono, puoi presentarti ai nostri lettori?

PM: Sono di Napoli...partenopeo (come diceva il vecchio Toto`),  27 anni, voglia di navigare il più a lungo possibile e dappertutto, e tentare di produrre " the best fins on the planet". E soprattutto cercare di essere sempre felice,  penso di essere stato chiaro... no??

WN: Come ti è venuta in mente l'idea di trasferirti a Maui?

PM: Novembre 1991, Maui il mio sogno.... cominciato per scherzo, ero venuto in vacanza e alla fine ci sono rimasto. I primi tempi trascorrevo sei mesi a Maui e sei mesi in giro a navigare, poi alla fine dopo varie peripezie sono riuscito a stabilirmi a Maui realizzando così il mio sogno.

WN: In che maniera hai iniziato la tua attività?

PM: Al principio lavoravo per la Maui Fin Co., facevo un po' di tutto, dalla fabbricazione delle pinne, ai test, alla vendita in Italia con Crazy Surf, un negozio di Napoli; poi Scott Dickinson, colui che l'ha creata, mi propose di entrare in società con lui al 50% e... ho pensato e ripensato, ma alla fine ho capito che era la mia strada.

WN: Puoi illustrarci in che maniera è composta la Maui Fin Company?

PM: Maui Fin Co.... mmm, siamo due soci, Scott ed io, Scott si occupa della produzione e del mantenimento della Factory, ed io sarei il production manager e test & fins designer. Ci sono 6 persone che lavorano con me ed ho come tutti il mio uomo di fiducia... Andrea Natoli siciliano trapiantato a Maui, professione tuttofare!

WN: Sei soddisfatto dei risultati sin qui ottenuti?

PM: Abbastanza, cerco di fare il mio lavoro e dare il meglio di me, ho molta passione, ma penso che la strada sia ancora lunga. Attualmente c'è molta competizione,ci sono molte case che fanno degli ottimi prodotti, quindi non bisogna mai adagiarsi. Testing tutti i giorni , disegni nuovi, forme nuove, full on !!

WN: Sappiamo che collabori con molti grossi atleti di coppa del mondo, puoi dirci chi sono?

PM: ...mmmmmmmmm...............faccio prima a dirti con chi non lavoro! ......no, scherzo.....fanno parte del team ufficialmente Josh Stone, Jason Stone, Rush Rundle, Pascal Hardy, Martin Esposito, Teiva, Scott Fenton, Alex Aguera, Dave Kalama,the Quatro team Sean Ordonez, Francisco Goya, Keith Teboul, Jason Prior,e Carlo Nut Rotelli & Andrea Salce per l'Italian Team! Insomma credo di collaborare con l'80% degli atleti di world cup.

WN: Come hai iniziato la collaborazione con loro?

PM: Tutto è partito dal vederci tutti i giorni in spiaggia... c'era molto affiatamento tra di noi, come tuttora, e abbiamo iniziato a testare insieme nuove forme e  disegni; da lì poi, è iniziata la collaborazione che costantemente ci porta a provare cose nuove.

WN: Puoi raccontarci qualcosa di loro?

PM: "I più pignoli" : Sean Ordonez e Scott Fenton, "il super tester": Francisco Goya, "tutti i prototipi sono incredibili": Josh Stone , " I rip anyway" (Esagero lo stesso) Jason Prior, "the surfer": Keith Teboul, Carlo Nut Rotelli... ".per caso è caduto il prototipo della Stone fin nella mia sacca... .mi dispiace"

WN: Puoi descriverci le linee di pinne che hai in commercio?

PM: Certo, con Josh Stone produciamo una completa linea wave e freeride chiamata  " Evolution Series" composta da 5 modelli: WAVE per onda piccola e poco potente, AIR per condizioni on-shore, FREERIDE per il wave-slalom, CORE per hardcore wave riders e l'ultima nata " STYLE " per manovre freestyle con slide tail.....etc. etc.etc.  Con QUATRO team tre  modelli, uno side-shore, on-shore e freestyle in tre colori, disegnate dai QUATRO. Infine per il wave KALAMA FINS, disegnate in collaborazione con Dave Kalama con l'ultimo modello chiamata "Kalama Carbo" che copre la fascia di radical wave people.  Per quanto riguarda il Racing e Slalom produciamo una linea completa con le nostre due "CNC machine ", la NEMESIS per il Course racing e lo slalom. Scott Fenton è il nostro team rider ufficiale e con lui Matt e Kevin Pritchard con molti  altri al seguito... alcuni anche sponsorizzati da altri marchi.

WN: In che maniera sviluppate le pinne?

PM: Per il wave, disegno i modelli al computer dandogli differente rake ed outline, e poi iniziamo a shapare interamente a mano. Da qui il primo test in acqua con il team, e la sera ci ritroviamo a discutere sulle modifiche da fare. Ultimamente siamo in continua evoluzione per il wave, testiamo disegni differenti un paio di volte a settimana grazie alle nostre condizioni, quindi siamo sempre all' avanguardia nel design. Per il racing, si svolge quasi tutto al computer. Infatti le nostre racing fins sono interamente shapate dal CNC machine. Scott Fenton con i fratelli Pritchard testano i prototipi, e poi si apportano le modifiche fino a raggiungere un prodotto ottimale per il pubblico. Intanto però la ricerca continua con il team non-stop, per tentare sempre di dare il meglio.

WN: Puoi raccontarci una tua giornata tipo a Maui?

PM: Mi sveglio verso le 7.30, colazione, e subito al lavoro. Generalmente verso 13.30 sono già a navigare, e dopo, se necessario, ritorno al factory. Infatti nel pomeriggio di solito ci incontriamo per discutere delle nuove pinne. Faccio windsurf tutti i giorni  e questo alcune volte mi porta a finire di lavorare molto tardi........... La sera sto con gli amici, andiamo fuori a mangiare, al mitico "Casanova" a ballare, oppure sto a casa in completo relax.

WN: Dave Kalama ha iniziato questa nuova collaborazione con la Challenger Sails, cosa ne pensi?

PM: Penso che sia la cosa giusta in questo momento per Kalama; una grande immagine internazionale per la Challenger, ed un prodotto nuovo che ora deve dimostrare di essere all'altezza. Credo in Claudio Badiali e Mario Maniero e non ho dubbi su Dave Kalama, un binomio con un grosso potenziale che sicuramente non deluderà il pubblico.

WN: Sappiamo che anche tu ne sei interessato direttamente, in che maniera?

PM: Sono coinvolto pienamente con la Challenger, sono amico del NUT da tanto (forse da troppo eh, eh!!), e a Dusseldorf ho avuto occasione di conoscere Claudio. Abbiamo parlato molto, ed alla fine ho deciso di collaborare con loro come team rider, tester e diffusione del marchio Challenger all'estero con la Maui Fin Company.

WN: Cosa ne pensa la gente di Maui di questa nuova avventura di Dave?

PM: All' inizio molto scetticismo, sai, un marchio nuovo ad Hookipa si nota subito, molti dubbi sulla qualità del prodotto, ma dopo un paio di mesi la gente si è abituata, ha visto che il prodotto era di buona qualità, ha iniziato a provare le vele.......e molti  PRO sono rimasti meravigliati dalla performance della Skin Wave. Gli alberi invece hanno letteralmente sconvolto la massa per il loro peso e resistenza, in quattro mesi ne ho rotto solo uno (di proprietà del NUT !) perché sono finito nelle rocce ad Hookipa, mentre Kalama nessuno.

WN: Ormai le tue pinne sono conosciute in tutto il mondo, questo per te sarà motivo di grande soddisfazione, c'è un momento particolare che ricordi con maggior felicità?

PM: mmm... sicuramente il terzo posto overall 1997 di Scott Fenton, sono stato molto contento, era il primo anno che eravamo tornati a lavorare con il CNC machine, ed il risultato del "moicano" mi ha dato un enorme soddisfazione. Per il resto non ricordo altri momenti in particolare, quando creo qualcosa che ha successo sono sempre felice, come ad esempio le STONE Fins.  Aspetto con ansia la vittoria di Josh Stone quest'anno, credo sia pronto per vincere il titolo mondiale di Wave.........." Go for it, bro'!!! "

WN: Avrai anche dei rimpianti?

PM: Nel lavoro non credo di averne, nel passato ho un unico rimpianto: ho giocato a pallone per tanto tempo, professionalmente fino a 20 anni, e forse se avessi avuto un po' più di fortuna sarei arrivato ad alti livelli come molti miei ex compagni di squadra... auguri ragazzi! Da lì poi è nata la mia passione per il windsurf.

WN: Come è la vita a Maui per un italiano?

PM: Per me una vita normale, ma so che è una fortuna vivere a Maui.............fa sempre caldo e si naviga tutti i giorni;  certo vivi in un paese che non è il tuo, cultura diversa, modi di vivere differenti, ma mi adatto facilmente e mi trovo abbastanza bene. Il cibo è un problema, ma cucino a casa e tutto è risolto... diciamo che non mi posso lamentare!.

WN: Chi è il personaggio che ti ha maggiormente colpito a Maui?

PM: Non so, mmm mmm... nessuno in particolare!

WN: Sei soddisfatto della tua vita professionale e di quella privata?

PM: Della mia vita professionale sono abbastanza soddisfatto ma aspiro a molto di più; il mio desiderio è di continuare a sviluppare  un buon prodotto e nello stesso tempo dare il massimo nel windsurf......WAVE ONLY.....per me va a pari passo con il lavoro, mi aiuta a creare cose nuove, mi stimola e mi da una carica incredibile nella mia vita. Quella privata non la conoscete: sto insieme ad una ragazza di Napoli che mi ha seguito e che mi  sta sempre molto vicino.... quasi sempre, eh, eh, eh, .........non mi posso lamentare!

WN: Cosa ne pensi della Coppa del mondo e dei personaggi che la compongono?

PM: Senza la world cup credo che il windsurf non abbia molto futuro e credo che il professionismo sia il punto chiave di questo sport, cominciando dall' evoluzione dei materiali soprattutto per il racing. Questi ragazzi lavorano molto, tanta gente pensa  "che bella vita che fanno, viaggiano sempre, si divertono...." non pensando allo scenario che c'è dietro le quinte. Allenamento, preparazione, cercare sempre di avere e dare il massimo ed alcuni atleti di world cup, in questo momento, fanno tanto per aiutare il propagandarsi del windsurf e questo penso sia una cosa bellissima.

WN: Cosa ne pensi della TRILOGY TOUR?

PM: Evento eccezionale, la Trilogy racchiude l'altra fascia dei windsurfisti, gente che ama l'oceano, wave only, le heat in gara sono di 45 minuti e questo da la possibilità di rischiare molto, mi piace l'idea e per questo sto cercando di partecipare all' evento del prossimo anno con altri amici.

WN: Cosa ne pensi degli eventi indoor e delle nuove gare Freeride?

PM: L' indoor è un windsurf diverso, è uno show per il pubblico, personalmente non mi piace molto, invece il Freeride è un' altra buona idea e da la possibilità ad altri atleti di mettersi in evidenza.  Questo è il primo anno che ci sono degli eventi di Freeride.....vediamo il seguito....credo che saranno in tanti! Per me solo e sempre e per tutta la vita  WAVE, e come dice Ulix di Rimini <Wave a bestia!>

WN:  Con quale personaggio leghi maggiormente a Maui?

PM: Socializzo quasi con tutti, ma in particolare Josh ( Stone n.b),.......nonostante sia hawaiiano abbiamo un carattere molto simile e quindi andiamo molto d'accordo e ci divertiamo molto insieme. Quando c'è da fare casino siamo sempre i primi a presentarci..........credo che siamo veramente amici.

WN:  Cosa ne pensi della nuova leva di radical people di wavers come Francisco Goya, Sean Ordonez, Scott Fenton, ecc.?

PM: Hanno uno stile nuovo, provano sempre cose nuove, attaccano il l'IP in una maniera differente e credo che in questo momento se c'è qualcuno che possa battere Jason Polakow ad Hookipa è senza dubbio Francisco Goya mentre tutti gli altri credo che siano un gradino più sotto. Poi ad Hokipa c'è tanta altra gente non molto pubblicizzata ad un ottimo livello di wave riding.

WN: E del mitico Zio Robby Naish?

PM: Robby è sempre Robby........bisogna ammetterlo.Dopo tanto tempo è ancora al vertice di questo sport e negli eventi è sempre il favorito, nel '97 se non mi ricordo male, è finito nei top 5 in wave. E poi è sempre in acqua non- stop, credo che continuerà ancora per molto, non dà cenni di stanchezza!

WN: Non senti la lontananza dell'Italia?

PM: Si abbastanza, mi piace molto Napoli, anche se come si dice <tenimm' u' sacco e' problemi>, è bellissima. Ho nostalgia della mia famiglia e dei miei amici quindi cerco sempre di tornare il più possibile, e  quando torno a Maui mi dispiace lasciare le persone con le quali sono cresciuto, credetemi non è facile, e per me è un grosso sacrificio......ma mi piace molto navigare ed è questo che mi da` tutta la forza di fare quello che faccio. Spero di continuare questa vita il più a lungo possibile e di navigare fino a 100 anni!

WN: C'è qualche persona qui in Italia a cui sei maggiormente legato?

PM: Pinotto.... (tanti miei amici che leggeranno questa intervista rideranno incredibilmente), è lui che mi ha sempre spinto a fare questa vita, e poi tutta la mia famiglia e i miei amici! Per non dimenticare poi del mitico Claudio Russo del "Crazy Surf" detto < Capa di bombo> che mi ha sempre aiutato e spinto nel windsurf. Devo molto a queste persone e una parte del mio cuore è rimasta a Napoli senza dubbio.

WN: Puoi  lasciare un messaggio ai nostri lettori?

PM: Per gli amanti del windsurf, come lo sono io...consiglio di  venire qui a Maui, per provare un tipo di navigazione completamente differente da quella europea.... con la fortuna di avere ottime condizioni tutti i giorni....mai viste prima!!! Inoltre, mai mollare la presa,  seguite il vostro istinto........... e vivete la vita fino in fondo "Carpe Diem".................. e se è possibile fare dei saluti.......salutissimi al Gallo !! Ciao, Pio...irie skin

interwiew by Sek Andrea Sterbini

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