Robby Naish
(Luglio '98)

Quando pensi a Robby Naish, la tua mente va alle onde di Hookipa, a quelle di Diamond Head, a quelle di qualunque spiaggia dove l'oceano la fa da padrone... è strano ritrovarlo sul Garda, per di più impegnato in una di quelle gare di freestyle che a lui proprio non piacciono. Ma, complici Tomasoni e il potentissimo gruppo tedesco Mistral/North , tutto é possibile...
Questa volta, amici ci siamo fatti furbi: tutti gli anni ai vari meeting il vostro Smink, che pure ha più di otto anni di Inglese sulla schiena, non riusciva a spiaccicare una frase con un minimo di senso compiuto se non grazie all'aiuto di Benni Bozano in veste di traduttore. Inevitabile così che i vari protagonisti cadessero tra le mani della concorrenza.
Per intervistare Zio Robby, abbiamo cambiato strategia: ci siamo avvalsi della nostra amica Laura, che per 6 mesi all'anno è in giro per il mondo a imparare le lingue mentre per gli altri 6 mesi vive con noi di Wind News sulla spiaggia di Fornaci Beach e fa di tutto, compreso dare una mano in redazione con le varie lingue ostrogote che vanno per la maggiore nel mondo del surf. Le cose sono così cambiate dal giorno alla notte: siamo riusciti a fare un'intervista decente a Robby Naish anche perché la nostra intervistatrice non parla un inglese scolastico, ma lo slang americano!
Un grazie va inoltre a Robby che come al solito e stato squisito, tra gente che si faceva autografare tutto dalla tavola alle mutande, mentre smontava la Koa II montata per il meeting per correre a gareggiare alla King of the lake, ha trovato il tempo da dedicarci per scambiare quattro chiacchiere..

WN: Hallo Robby, ti avevamo lasciato a Fortaleza in Brasile, subito dopo l'ultima tappa di world cup 97, che ha visto svanire di un soffio le tue aspirazioni di diventare di nuovo campione del mondo wave.. allora non sembravi molto convinto che quest'anno avresti continuato a gareggiare.. poi a marzo sono arrivare le foto della O'NEILL WAVE CLASSIC II ad Esperance in Australia e..Robby sei ancora lì tra le onde..

RN: beh, tra le onde ci sarò sempre, ma questo non vuol dire che quest'anno gareggerò in tutte le gare di Coppa del mondo. Tra l'altro le foto di cui parli sono state fatte prima della gara durante la quale poi é mancato il vento. Se devo essere sincero mi mancano un po' di stimoli, non ho più la frenesia di un ragazzino che deve dimostrare quanto é bravo... (ride) penso di averlo già dimostrato in tutti questi anni...

WN: ... ma hai idea di quanto sia importante per tutti i surfisti della nostra generazione.. anch'io sono del '63 (ndr. e sono quasi bravo come te .. ) e poi i passaggi di età sono sempre stati dífficili per tutti.. insomma per farla breve, sai quanto é importante che ci sia Robby Naish tra le onde a mazzulare i pischelli?

RN: Si, posso capire quello che dici, è stata per lungo tempo una molla che mi ha spinto a gareggiare, dimostrare che ero e potevo essere ancora il numero uno tra le onde, ma sono 25 anni che faccio praticamente le stesse cose: impacchettare tavole, spacchettare tavole, impacchettare vele... spacchettare vele..... alla lunga non é poi così divertente come puoi pensare ed é anche abbastanza dispendioso.

WN: Eppure sei qui a fare una gara di freestyle, questa Kíng of the lake che sta diventando ogni anno sempre più importante: se ci hai fatto caso tutti i pro più forti ci sono. Non avevi detto che questo tipo di gare non ti piaceva proprio?

RN: No, non ho cambiato idea. Sono qui perché quelle di freestyle sono gare che in questo momento riscuotono un gran successo tra la gente... (ride...) tra la gente che non ha niente di meglio da fare. Quando non ci sono le onde, quando il vento è così, così, allora puoi anche metterti a girare e rigirare intorno alla vela, ma da qui a dire che questo gare possano essere il futuro del windsurf, ce ne passa. Io come futuro, vedo molto, ma molto di più l'indoor e le nuove gare outdoor nelle piscine all'aperto, almeno sei sicuro che ci sia il vento, sai a che ora inizi e a che ora finisci e poi é un show che attira gente fuori dalla nostra cerchia. Per quanto riguarda il freestyle è possibile che il mio giudizio sia condizionato dal fatto che abito alla Hawaii e che è dall'età di 12 anni che... (ride...) giro e rigiro intorno alla vela... comunque può darsi che questa soffiata di freestyle possa fare del bene al windsurf in generale.

WN: Senti, parliamo un po' delle tue vele. Con Koa e Noa hai dato una scossa rompendo le regole..

RN: La Noa mi ha dato una grande soddisfazione. Ha inaugurato un nuovo modo di vedere il windsurf e il successo del nostro lavoro é testimoniato dal fatto che tutte le grandi velerie, dopo la Noa, si sono buttate su vele con questa concezione NO CAM, NO STRESS, HIGH PERFORMANCES. Avete mai provato una Noa al traverso contro una moderna vela racing con i camber?! E beh, la velocità finale non é poi così diversa, siamo lì! Per quanto riguarda la Koa poi, è una vela che puoi utilizzare in tante di quelle occasioni che neanche ti immagini....

WN: ... al proposito, abbiamo visto dalle foto di Fortaleza che utilizzi la Koa come vela wave..

RN: No, ad essere sinceri, di solito utilizzo la Hokua, ma in certe condizioni con il vento al limite, come in Brasile, anche in gara utilizzo la Koa. A seconda della misura, qualunque surfista può trovare la sua compagna di uscita tra le onde come sull'acqua piatta. Qui sul Garda per la King of the lake, ad esempio ho portato proprio la nuova Koa II che vedi montata...

WN: Già che siamo in tema di vele da onda, ultimamente sto utilizzando la Nalu 5.75 e la trovo completamente diversa dalla stessa vela che avevo provato 2 anni fa al meeting Tomasoni. La Nalu di allora mi aveva dato l'idea di essere pesante, macchinosa ed adatta a surfisti "orchí". La Nalu 98 é invece leggera, bilanciata e me la sto godendo sia come vela wave grande tra le onde sia come vela da freeride. Cosa ha portato a questa evoluzione, tenendo conto che esteticamente e costruttivamente questa vela sembra mantenere buona parte dei pregi delle tue vele wave, cioè di essere solide e praticamente indistruttibili?

RN: Gli anni passano per tutti ed anche per le vele, ma con una differenza, queste di anno in anno di solito migliorano evolvendosi, mentre sei tu che magari peggiori... a parte gli scherzi, abbiamo lavorato molto sulle wave che sono sempre state il cavallo di battaglia della Naish Sails Hawaii ed il lavoro si é incentrato sulla ricerca di un maggior range di utilizzo e su un aumento della leggerezza. Abbiamo diminuito lo spessore del leech in balumina e il nostro lavoro è stato premiato da una Nalu con un range molto ampio. Il tutto non è andato a scapito, come avrai potuto vedere, della proverbiale solidità e robustezza Naish Sails.

WN: Parlando di tavole hai presentato le nuove tavole Mistral per la prossima stagione: i due Flow e i due Score. Cosa ne pensi?

RN: Il windsurf sta andando verso il freeride e il freestyle, che sono due cose un po' diverse e durante i nostri test insieme a Chris e Michi (Wyman e Scweinger) ci siamo resi conto che una sola tavola non era in grado di soddisfare tutte le condizioni che puoi trovare. Sono nate così due tavole freeride, Flow 276 e 284, e due tavole freestyle Score V85 e V104. Per quanto riguarda il discorso freeride, "massimo divertimento con minimo materiale" è il motto Mistral. Con uno di questi due Flow a seconda del tuo peso, puoi fare veramente di tutto...

WN: ... al proposito vorrei chiederti una cosa. Secondo te l'arrivo di questi nuovi Flow offuscherà le tavole 265/270 da divertimento? Mi spiego meglio, ad esempio io ho il M° 268 Custom e da quando ho tra le mani il Flow, circa un mese, utilizzo quasi sempre quest'ultimo, visto che la risposta in acqua nelle manovre e nel controllo è praticamente quasi uguale e riesco a planare un attimo prima con i 10 litri di volume in più.

RN: Può anche accadere quello che dici anche se penso che il 268 sarà confermato anche quest'anno dato il suo successo. Certo il Flow 276 ha un range di utilizzo veramente più ampio e ti sari accorto di come sia facile farlo saltare e controllarlo anche in condizioni di onda e vento forte. E' veramente una grande tavola, ma come d'altra parte lo é il 284 nelle sue condizioni...

WN: ... torniamo un attimo agli Score e poi ti lasciamo andare visto che ti stanno chiamando per raggiungere il campo di gara...

RN: Gli Score sono due tavole da freestyle radicale che utilizziamo io e tutto il team Mistral, ad esempio qui per la King of the lake. Sono tavole abbastanza specifiche: se le guardi ti rendi conto del perché abbiano preso il loro nome dal volume e non dalla lunghezza. Possono essere utilizzate dagli atleti per questo tipo di gare ed anche dai surfisti normali per divertirsi in condizioni di vento moderato e acqua piatta o ciop. Hai provato a tirarli su? Sono leggeri e allo stesso tempo rigidi grazie alla costruzione che ha utilizzato anche il double sandwich.
E...ora basta, devo andare... non hai ancora provato in acqua gli Score? Ti sorprenderanno....

WN: ... Ciao Robby.. grazie e.. quand'è che ci ospiti a casa tua.. salutami Pat Currel....

RN: Non mancherò di salutarti Pat e se capitate a Maui o Ohau fatevi sentire... see you later...

... later, più tardi purtroppo noi di Windnews ce ne siamo dovuti tornare a casa, non prima però di aver visto all'opera Robby alla King: ed il re è sempre lui!

inteview by Smink - traduzioni by Laura

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