Francisco Goya
(Dicembre '98)

WN: Puoi raccontarci qualcosa di te?

FG: Sono nato in Argentina a Buenos Aires; e lì ho iniziato a conoscere molti sport tra i quali lo skateboard, il surf, lo sci acquatico; ma ho iniziato a fare windsurf grazie a mio fratello più grande all'età di 14 anni, e assieme a lui ho iniziato a conoscere vari spot nel mondo, sempre alla ricerca costante del vento. Dopo aver terminato la scuola superiore sono andato alle Hawaii a Maui, con la speranza di poter realizzare il mio sogno.

WN: Come ti sei trovato a vivere in una nuova città e con nuove persone?

FG: Non è stato assolutamente facile all'inizio, ma grazie all'aiuto dei miei familiari, dei miei amici ed allenandomi costantemente tutti i giorni cercando di imparare nuove manovre, soltanto dopo qualche anno, sono riuscito a dare un senso alla mia vita.

WN: Puoi dirci come trascorri abitualmente le tue giornate a Maui?

FG: La mia giornata inizia alle 8 quando mi alzo e inizio ad allenarmi facendo dello yoga fino alle 10. Dopo faccio sempre una ricca colazione e scelgo il nuovo materiale da testare, alcuni giorni provo le tavole, altri le vele oppure le pinne, così vado ad allenarmi per circa un paio di ore. Dopo aver fatto una pausa di circa mezza ora, mi reco nuovamente in acqua e mi alleno nuovamente fino a sera, e termino soltanto quando finisce il vento. Una volta tornato a casa mangio e cerco di rilassarmi, leggendo un libro, rispondendo alla posta, etc.

WN: Tu fai parte del team Quatro, puoi raccontarci come è iniziata questa collaborazione?

FG: Molto tempo fa io, Jason e Kath, abbiamo iniziato a fare surf insieme. Ognuno di noi aveva uno sponsor differente per le tavole, ma tutti noi provavamo le stesse sensazioni quando surfavamo, ed eravamo tutti convinti di poter dare qualcosa di importante a questo sport, così abbiamo deciso di formare il team Quatro.

WN: Quante persone collaborano con te a questa iniziativa?

FG: Moltissime persone ci hanno aiutato all'inizio, i giornali, i produttori di video, i fotografi, gli atleti, le aziende, ma soprattutto la gente comune, i surfisti normali, ognuno di loro ha contribuito alla crescita della Quatro, dando consigli, aiutandoci nello sviluppo.

WN: Puoi dirci chi sono le persone maggiormente legate alla Quatro?

FG: Noi consideriamo importanti tutti quei surfisti che ci hanno aiutato, che vivono il windsurf, con lo stesso spirito e lo stesso amore che proviamo noi.

WN: Ci sembra di capire che sei molto legato a Prior, Ordonez, e Taboul, come mai?

FG: E' vero. Siamo molto amici e siamo molto uniti da qualcosa di molto profondo, qualcosa che viene da dentro. Con Jason è nata un'amicizia molto importante, perché i primi anni a Maui lui è stato il mio unico amico. Con lui ho diviso molti momenti importanti della mia vita, abbiamo viaggiato insieme, siamo andati insieme alle gare, ci siamo allenati insieme per realizzare il primo doppio della storia. Mi ricordo ancora di una notte quando le cose non andavano bene, e lui mi disse se volevamo lasciar perdere tutto e tornare di nuovo a casa.

WN: Cosa è accaduto precisamente?

FG: Devi sapere che durante la notte abbiamo pensato entrambi a questa possibilità, invece il giorno dopo quando siamo andati a surfare abbiamo trovato una delle condizioni più belle e radicali da quando eravamo a Maui. Insieme abbiamo trascorso tutto il giorno in mare surfando in assoluta sintonia, senza renderci neanche conto che in acqua eravamo soltanto noi due e gli altri erano fuori a guardarci...E poi è lui che mi ha messo in contatto con il mio primo sponsor: la Chiemsee.

WN: Sei considerato da tutti uno dei più forti wave man del mondo, pensi di poter battere Polakow quest'anno?

FG: Ti ringrazio per questa considerazione. E' molto difficile poterti rispondere, io credo che Jason sia uno dei più forti in mezzo alle onde, è una persona da cui cerco sempre di imparare qualcosa. Lui è un punto molto importante da raggiungere, comunque sto cercando di impegnarmi molto, perché credo che a tutti piacerebbe diventare il numero uno.

WN: Oltre a partecipare al World Tour, hai preso parte anche alla Trilogy, come mai ha pensato a questo tipo di competizione?

FG: Ho deciso di prendere parte all'evento di Capoverde perché avevo sentito parlare molto bene di questo posto, così parlando assieme a Jason, Josh Stone, Sean, Keith, Pascal, Marti... dato che ci trovavamo in South Africa a poche ore di distanza da lì abbiamo deciso di andare a partecipare alla Trilogy.

WN: Puoi dirci che genere di sensazioni si possono provare partecipando alla Trilogy?

FG: Le sensazioni che provi sono molto differenti rispetto a quelle che ti può dare una qualunque gara. Innanzitutto sono andato lì senza preoccuparmi del risultato, anzi posso dirti che aver perso alla prima heat con Kaith non mi ha creato alcun problema, poiché la cosa più importante era che stavo surfando con un gruppo di amici in un angolo del mondo isolato da tutto e da tutti, soltanto un gruppo di amici che si divertivano surfando.

WN: Cosa pensi del fatto che in ogni heat gli atleti hanno a disposizione 45 minuti?

FG: 45 minuti per ogni heat sono molti. Tu puoi fare tutte le manovre che vuoi, ti può capitare di rompere un albero oppure la vela, puoi tornare tranquillamente a terra cambiarla, riuscire in acqua e vincere

WN: Da qualche anno fai parte del team Naish, cosa puoi dirci di Robby?

FG: Ho surfato per molto tempo con Robby. E' il miglior "boss" con cui abbia mai lavorato: uscivamo a fare surf insieme, trascorrevamo le ore a parlare, in acqua ognuno spronava l'altro a far meglio...

WN: Quando è importante per te avere come sponsor Robby Naish?

FG: Lui è il "boss", ma soprattutto per me lui è Robby Naish, è questo l'importante.

WN: Cosa pensi di lui?

FG: Robby è una persona molto positiva, è passionale, amichevole, sensibile.... quando ti trovi con lui tutto diventa positivo. E' una persona che lavora duro tutti i giorni, è molto attento alle persone che gli ruotano attorno, è sempre pronto ad aiutarti, è sempre disponibile con tutti.

WN: Cosa pensi delle nuove gare freestyle e dell'indoor?

FG: Penso siano dei grandi eventi, il prossimo anno credo che parteciperò a qualche gara di freestyle. Con queste gare possiamo far vedere a tutto il mondo quanto sia spettacolare questo sport.

WN: Cosa ne pensi di tutta la gente che viene a surfare a Maui?

FG: Io credo che non si tratta di una vera invasione, poiché ormai in molti oggi hanno la possibilità di poter viaggiare alla ricerca del vento, l'importante è che tutti abbiano rispetto per gli altri.

WN: Cosa ne pensi del World Tour?

FG: La World Cup è qualcosa di molto importante se intendi diventare qualcuno nel mondo del windsurf. Tutti i più grandi surfisti del mondo, eccetto 4 o 5, sono passati da queste parti; soltanto stando a contatto con questo ambiente puoi migliorare...

WN: Pio Marasco mi ha detto che sei una delle persone più meticolose a fare test, cosa puoi dire?

FG: Io so ciò che voglio. Quando lavoro mi impegno sempre a fondo, poiché se la gente sceglie il tuo materiale è perché crede in ciò a cui hai lavorato. Soltanto impegnandoti a fondo puoi ottenere dei buoni risultati e meritare la loro fiducia.

WN: Come è nata l'amicizia con Pio?

FG: Pio era l'unica persona che parlava spagnolo, così con lui ho diviso molto del mio tempo, inoltre... entrambi siamo venuti a Maui con l'idea di fare qualcosa di molto importante per il windsurf.

WN: Sei soddisfatti di ciò che hai realizzato sino ad oggi?

FG: Sono molto felice della mia vita, alcune volte puoi avere delle giornate più dure, invece altre volte tutto riesce alla perfezione...

WN: Qualche cosa da recriminare...?

FG: Qualche cosa c'è sempre, ma credo che gli errori fatti in precedenza servano ad aprirti nuove porte, tutto ciò che ti accade deve essere di aiuto per il futuro.

WN: Cosa ti spinge a superare i limiti del windsurf?

FG: Superare ogni limite è divertente... uscire in windsurf è sempre bello, ma l'entusiasmo lo puoi trovare soltanto se cerchi di superarti... sono attimi particolari, difficili da spiegare...

WN: Cosa pensi di Jaws e delle persone che surfano lì?

FG: Jaws è adrenalina pura... è il posto migliore per fare windsurf. Le persone che frequentano questo spot sono molte, partendo da Dave Kalama sino a Stone. Tutti vanno a surfare a Jaws per superare i propri limiti e soltanto l'oceano può regalarvi questo magnifico parco giochi.

WN: Che sensazioni ti può dare Jaws?

FG: Lo definirei intenso... difficile da descrivere, ma ti posso dire che per affrontare quelle onde è molto importante avere un'ottima preparazione atletica.

WN: Cosa ti spinge a viaggiare in giro per il mondo per fare windsurf?

FG: Quando surfi in altri posti, insieme ad altre persone, puoi arricchirti ulteriormente, avvicinarti a nuove culture... scoprire nuovi mondi.

WN: Quanto è importante per te il windsurf?

FG: Il windsurf è una parte di me, è un mio modo di vivere, alcune volte puoi avere delle giornate positive altre volte negative, è qualcosa che vive dentro di me, in ogni istante...ovunque io mi trovi.

WN: Come trascorri il tuo tempo libero?

FG: Tempo libero? ... io penso sempre al windsurf. E' il mio lavoro, ogni giorno ho mille "domande" a cui devo trovare una risposta, testare nuovi materiali, provare nuove manovre, migliorare il mio stile, capire i miei errori...

WN: OK! Ma oltre a fare surf avrai pure qualche altro interesse?

FG: L'unico altro interesse che ho è mia moglie Tamara e i miei familiari.

WN: Beh allora.... quanto è importante per te l'amicizia?

FG: Tamara, Jason Prior, John Stone, Lalo & Ale (i miei fratelli), Diego, i miei genitori... tutti i miei amici... questa è la mia vita.

WN: Vuoi lasciare un messaggio ai nostri lettori?

FG: Se avete un sogno da realizzare e questo desiderio è il windsurf... venite a Maui ... ma soprattutto credete in voi stessi...

Interview by "Sek" Andrea Sterbini - Photo © Naish Sails

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