Per rispondere a questa domanda bisogna fare un po' di
cronistoria della rivista, dal lontano 1984 con il primo pieghevole di quattro facciate in
bianco e nero, fino ad oggi con pagine tutte a colori quasi come una rivista
"seria", passando fra storie, racconti, aneddoti, voci, miti e leggende del
windsurf (e più tardi del surf da onda ) in Italia, il tutto condito da tanta passione
per il mare e tanto divertimento in acqua e fuori.
Come dicevamo Wind News nasce quindici anni fa come pieghevole a due colori sulle ali
dell'entusiasmo del "Windsurf Club Noli (SV)". "E' qui che surfisti come
Matt Johnson, Jack Barlow e Leroy Smith rivoluzioneranno il modo di surfare degli anni a
venire"... forse mi sono confuso un po'...."Un mercoledì da leoni", cult
movie degli anni '70, ogni tanto fa brutti scherzi...
Comunque personaggi come Don Pedro, Il Cinghiale di Porto Vado, Zio Marino, Il Matto,
Zampognaro, Sminkio, Francisco...ognuno con il suo soprannome derivante da qualche storia
particolare, uniti a moltissimi altri hanno collaborato alla nascita e allo sviluppo di
Wind News.
Scritto, corretto e stampato in riva al Mar Ligure, in quel di Savona, nella tipografia
del padre di Sminkio (...un po' magro ai tempi), vero artefice del successo di Wind News
con le sue mega-tavanate e articoli da premio Pulitzer, e Flemma (fratello di Sminkio,
conosciuto nell'ambiente anche come Bradipo e Slow per la sua sconcertante
"velocità"), tesoriere, insieme alla mamma, delle risorse economiche, in pochi
anni Wind News entra di prepotenza nel mondo dell'editoria windsurfistica italiana.
Sulle orme dei personaggi appena citati un'altra generazione (di ancora minorenni
all'epoca) iniziava a muovere i primi passi in mare: prima con la vela e poi, stanchi di
rompere qualsiasi attrezzatura usata, peraltro abbastanza costosa (vedi il cugino dei
fratelli di cui sopra: "Leroy spacca qualsiasi cosa" dal più celebre
"Leroy spaccatutto" di "Un Mercoledì da leoni"), stanchi di rompersi
la schiena con salti ed evoluzioni (vedi Berellik), o ancora stanchi di rompere i co****ni
agli altri (vedi Testa di marmo), con la sola tavola a scendere le onde.
Mitiche le prime trasferte della redazione a Hyeres, in Francia, dormendo in sei dentro il
mitico furgonetto Volkswagen (roba da guinnes dei primati), senza prendere un giorno di
vento.... altrettanto mitiche le "capatine" a Biarritz, trovandosi prima
dell'alba a cercare le onde atlantiche, delusi e stanchi, nella misera piatta del bacino
artificiale di Hossegor. A raccontarle tutte non basterebbe la memoria di un intero
computer, ma non si possono non menzionare le nuove entrate della fanta-redazione di Wind
News: da Zio Moizo (pioniere del surf da onda in Liguria), ad Andrea Sek Sterbini, al
Conte, a Fede spaccaossa, a Fed (nuovo impulso per la rivista con il motto No Wind No Wave
No Future!), a Zeus, a The Barbon's Barber, fino ad arrivare a Junior.
Un grazie di cuore alla mitica nonna con la sua salsina prodigiosa (roba da resuscitare i
morti) e il suo magazzino antistante lo spot, sede di scambi, trattative, loschi affari
nonché rimessaggio di materiali di losca provenienza, e al nostro modello per eccellenza
Zio Uccio.
Questo è stato, è e sarà Wind News per il futuro, o almeno per quello più
prossimo....per il resto...chi vivrà surferà!
by Leroy