The Almanarre/Hyeres 1999 PWA World Cup
(Aprile '99)

Passano gli anni... e si vede... è la prima cosa che mi ha detto Mario Vinti quando mi ha visto... ma forse non si riferiva alla world cup, ma a me, perché era un po' che non ci vedevamo ed ha aggiunto "non sembra più che hai 18 anni, sei invecchiato anche tu!"... beh, anche noi highlanders abbiamo delle giornate storte, sarà stata sicuramente una di quelle! A parte gli scherzi "passano gli anni e si vede" è il motto che ben si addice a questa edizione dell'Almanarre. Una organizzazione nella parte a terra, più simile come scenario, ad una tappa mal riuscita del CNF che ad una vera e propria prova di coppa del mondo. A testimone che l'ago del termometro del PWA volge inesorabilmente verso il basso è subito arrivata la protesta degli atleti che fino a mercoledì 24 marzo, giorno d'inizio delle gare, erano indecisi se pagare la tassa d'iscrizione oppure no. Motivo del contendere? La mancata costruzione e quindi disponibilità dei soliti tendoni per riparare le attrezzature. Uno spoglio praticello ha accolto i regatanti, il cui primo commento è stato "se si mette a piovere siamo rovinati!" Detto, fatto: dopo un giovedì ed un venerdì di acqua a catinelle, lo spoglio praticello si è trasformato in una "strepitosa" piscina color fango dove sono ammuffite fior di vele nuove di pacca. L'organizzazione a terra ci è comunque parsa abbastanza approssimativa ed infatti a conferma della confusione che regnava sovrana, siamo ancora qui ad aspettare le classifiche finali che avevamo assicurato ci avrebbero spedito via fax. Probabilmente dopo averci fatto compilare per ben 3 volte l'accredito stampa, dato che se lo sono perso per ben 2 volte, non ci sarà stato due senza tre e l'avranno perso per la terza volta....con i numeri di telefono e fax...Il montepremi di soli 30.000 dollari, il fatto che sia stata organizzata in quattro e quattr'otto quando ormai si pensava che fosse stata cancellata definitivamente, ha contribuito a far diventare la prova dell'Almanarre quasi una tappa di CNF... campionato nazionale funboard?!... no, campionato nazionale francese, visto che su 64 iscritti, 30 erano locali... La schiera dei desaparecidos contava oltre a chi si dedica solo al wave, anche dei vari Dunkerbeck, Bringdal, Baker, più quasi tutto l'ormai mitico "The Team" che ha rimandato alla prossima tappa di Grand Slam la sfida con Terminator.Tra i presenti spiccavano i nomi di Rappe, Matt Pritchard, i due Belbeoc'h, Albeau, Maynard, Thiemè, Teriitehau... per arrivare fino a Buzianis che per partecipare ha fatto gli straordinari, visto che finita l'Almanarre, è saltato su un aereo ed è partito per Baya California dove è in programma dal 29 marzo la O'Neill Baya Wave Classic, wave expression con chiamata lungo i 2000 chilometri di costa... auguri Micah. L'organizzazione francese ha cercato di fare il meglio possibile, promuovendo la Pro Am Helly Hansen aperta a tutti, comuni mortali compresi, svoltasi subito prima del Pwa da sabato a lunedì 22 marzo, ed organizzando il solito Salon de l'Essai dove erano disponibili e provabili molte delle novità '99. Peccato che a differenza delle edizioni passate fossero presenti poche ditte. I più gettonati comunque sono stati gli stand Ahd/Now con le ultime creazioni di Marco Copello e lo stand Drops, dove faceva bella mostra il nuovo FL 11, un "mostro" di flapper da 150 litri di volume che sembra abbia un range di utilizzo molto più ampio, anche verso il basso, rispetto all'FL 10.Tra le curiosità di questa tavola, che dovrebbe essere disponibile a breve, la nuova poppa con l'inserto di gomma tipo Blaster, dove è stata eliminata la patella e la concavità nella coperta a poppa sotto le straps del piede posteriore che rende più confortevole condurre la tavola.D'altra parte la filosofia flapper e tutti i suoi derivati anche estremi hanno contaminato tutto il circus della world cup, visto che i tavoloni cosiddetti "lunghe" si contavano sulle dita di una mano. Per quanto riguarda le vele, gli atleti Neil Pryde, Comerla e Rosati compresi hanno sfoggiato le nuove RX 1, le prime orfane di Barry Spanier, cossiccome gli atleti North hanno tirato fuori le nuove IQ con due camber sotto il boma, in doppia versione, con e senza il logone North, belle e a quanto pare veloci visto che alla fine, i primi due della classifica sono "northisti ". Si sono viste anche le nuove Art e le nuove Gun di Morlotti e un discorso a parte va per le nuove Gaastra Flow. Apparse tra le mani degli atleti più forti e di qualche francese non erano disponibili per Cucchi, apparso abbastanza contrariato ed anche per Amarotto che contava di iscriversi e partecipare con le nuove vele. Tra l'altro Gaastra deve avere qualche contenzioso con il PWA, dato che gli atleti hanno dovuto coprire loghi ed in classifica non viene mai menzionato come sponsor tecnico. Oltre Drops e Ricci, ha tenere alta la produzione italiana c'è stata anche Yes Sails con la nuova racing di Janne Rauhansuu che si è ben comportato nelle gare finendo ottavo assoluto. Torniamo alla gara vera e propria... martedì 23 marzo giorno prima dell'inizio sembra confermare quello che dico da una vita e cioè regate=cippa imperiale. Una giornata estiva con un bel caldo e un sole splendido... Mercoledì invece, la terra del maestrale, si presentava con un est mollo, mollo, in grado però di far planare i flapperoni. Campo di regata subito posizionato a trono di Signore, sotto l'accorta regia del mitico giudice Lafitte, e via course, uno dietro l'altro fino alla fine della giornata. 5 prove e come è ormai tradizione all'Almanarre, l'americano della Drops Micah Buzianis inizia alla grande, dominando con tre primi posti seguito dal "mistralista" Rappe con tre secondi posti, tutti e due motorizzati con le nuove North Sails IQ. L'ex caddy di Buzianis, Diaz chiude terzo seguito da Matt Pritchard e Antoine Albeau. Ottime in questa giornata le prestazioni del Comerla in bolina: giunge più volte nei primi cinque alla boa di bolina e quando potrebbe infilare la zampata vincente si fa massacrare perché... invece di allenarsi con il race è sei mesi che in Sud Africa esce in wave, passando da una festa all'altra... peccato! Male invece in queste prime battute, oltre i primi 45, Cucchi e Rosati divisi da una posizione. Il giovedì, il vento d'est diventa bello secco, portandosi dietro però una pioggia insistente e copiosa... si parte con lo slalom e il Buzio ci rimane male: eliminato nelle prime battute. Vince Maynard con il suo giubbotto di appesantimento posizionato davanti (dicesi panzetta), ma più di cento chili di velocità! Un secondo slalom viene iniziato, ma non finito, visto che continua a piovere sempre più forte. La pioggia si trasforma in diluvio e venerdì scompare anche il vento... Sabato finalmente alle 10 di mattina, fra uno scroscio d'acqua ed un altro, fa la sua comparsa il maestrale, che porta il bel tempo e che permette di finire lo slalom con una bella super batteria da 32, e di concludere con altre due prove di racing. Nonostante questo le prime posizione cambiano di pochissimo visto che la dimanche non si fa niente, e quindi vince Micah Buzianis (Drops/North), seguito da Rappe (Mistral/North) . Terzo Matt Prtitchard (Ahd/Gaastra) seguito da Antoine Albeau (Ahd/Neil Pryde) e Jimmy Diaz (Neil Pryde).

Testo by: Smink

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